Il Comitato Dialoghi di Pace in Medio Oriente, costituito dal Comune della Spezia, dall'Arci, dall'Associazione Culturale Mediterraneo, dalla Caritas Diocesana e dal Gruppo Azione Nonviolenta, e il Coordinamento Freedom Flotilla La Spezia e Massa Carrara, in collaborazione con l'associazione Januaforum e con Assopace Palestina, organizzano venerdì 23 maggio alle 21, nella sala della Biblioteca Beghi alla Spezia, via del Popolo 61, l'incontro su "La campagna internazionale per la liberazione di Marwan Barghouti e dei prigionieri palestinesi lanciata dalla cella di Nelson Mandela in Sudafrica".
Interverrà Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, già vicepresidente del Parlamento europeo. La campagna è stata lanciata dalla cella di Robben Island, dove trascorse tanti anni della sua vita Mandela, condannato dal governo razzista sudafricano, per le sue lotte. Le stesse lotte di Marwan Barghouti, che ha passato ormai 19 anni della sua vita in carcere. La campagna vuole dare voce alla causa dello Stato palestinese e in modo particolare alla condizione di detenzione dei prigionieri palestinesi: sono oltre 5.000, restano in carcere anno dopo anno senza processo e senza accuse, secretate per ragioni "di sicurezza". Il volto della campagna è quello di Marwan Barghouti, definito da molti il "Mandela palestinese". E' stato il primo parlamentare a essere arrestato dalle forze israeliane. Nel giugno del 2004 è stato condannato a cinque ergastoli. Ha sostenuto che il popolo palestinese possa, secondo il diritto internazionale, difendersi rispondendo con azioni anche militari all'occupazione israeliana, al furto delle terre, delle risorse e della vita, ma non ha mai difeso attacchi suicidi contro i civili. La campagna si ispira a quella che ha coinvolto il mondo intero per la liberazione di Mandela. Hanno già aderito cinque premi Nobel per la Pace, tra cui Desmond Tutu, intellettuali e politici. In Italia, alla campagna promossa da Assopace Palestina e Fondazione Internazionale Basso, hanno già aderito tra gli altri Cgil, Fiom, Libera, Arci, Rete della Pace e personalità come don Luigi Ciotti, Gino Strada, Moni Ovadia, Andrea Camilleri, Ettore Scola. Obbiettivo della campagna è anche avere molti Comuni che conferiscano a Barghouti la cittadinanza onoraria, come hanno già fatto il Comune di Palermo e, in Francia, oltre 40 Comuni. In occasione del lancio della campagna in Sudafrica Barghouti ha scritto una lettera dal carcere, in cui si legge: "Quando vi verrà chiesto da che parte state scegliete sempre la parte della libertà e della dignità contro l'oppressione, dei diritti umani contro la negazione dei diritti, della pace e della convivenza contro l'occupazione e l'apartheid. Solo così si può servire la causa della pace e agire per il progresso dell'umanità".