«Con un tasso di decrescita dell'1,9% e addirittura del 3,4% nel solo comparto artigiano, anche il 2013 è stato un annus horribilis per la nostra regione – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – ma non ci sentiamo di addebitare tutte le colpe agli amministratori regionali. Per questo riconosciamo l'impegno e la capacità di dialogo e confronto. Certo che ci aspettiamo uno scatto da centometristi in questo ultimo anno scarso di legislatura per dare risposte concrete alle migliaia di microimprese liguri, che sono in forte difficoltà per la situazione generale del nostro paese». Le micro e piccole imprese del territorio rappresentano il primo nodo intorno al quale si sono sviluppate le proposte di Confartigianato Liguria sottoscritte dalla Regione: in particolare, le richieste "sotto esame" riguardano incentivi e accesso al credito, semplificazione e quadro normativo, istruzione, formazione e lavoro. Stessa verifica per le proposte in materia di sviluppo del territorio, sui temi-chiave della pianificazione, green economy e turismo, e di benessere sociale, con particolare riferimento alla sanità. «Nel corso di questi ultimi anni – spiega Margherita Pennati di Refe – l'impianto metodologico ha fatto ulteriori passi avanti e gli indicatori individuati sono stati sempre più affinati. La valutazione è stata compiuta sulla base di due elementi: il grado di raggiungimento delle proposte, calcolato pesando il livello di avanzamento delle fasi in cui si articola ciascun risultato atteso a seconda del ruolo associativo, e il coinvolgimento di Confartigianato nell'attuazione delle proposte». Tra le richieste ancora in fase di esame e in attesa di trovare compimento in occasione del rating di mandato, la velocizzazione delle erogazioni dei contributi dei bandi regionali, l'uscita dei bandi relativi al Piano Giovani, ancora in ritardo, e l'avvio delle Botteghe scuola e della figura del maestro artigiano (previsti dalla l.r. 3/2003). Ci sono ancora passi da compiere nella realizzazione della banca dati regionale sugli appalti, ed uno sforzo maggiore può essere fatto nella riorganizzazione delle società partecipate regionali. In tema di sviluppo del territorio, restano ferme le cosiddette "Grandi opere", così come il percorso di realizzazione di aree di sosta intermodali e la messa in sicurezza del territorio. Margini forti di miglioramento sono possibili nel settore della "salute", maggior voce di spesa regionale, il cui differenziale del rapporto % procapite con le altre regioni è ancora troppo alto. Anche se i tempi sono diminuiti, resta ancora da migliorare il nodo dei pagamenti alle imprese soprattutto delle forniture sanitarie e sono ancora in attesa di essere avviati gli sportelli integrati sociosanitari. Ma il rating segnala anche importanti risultati raggiunti nel corso di questi quattro anni: «Tra i più recenti – spiega Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – l'avvio del progetto della messa in rete delle costruzioni, settore in forte difficoltà e l'approvazione della legge regionale di istituzione dell'Agenzia regionale per il trasporto pubblico locale, che malgrado ciò stenta a decollare. Una particolare sensibilità è stata poi dimostrata nella rapida approvazione di una legge regionale, che riconosce contributi a sostegno dei malati oncologici per l'acquisto di parrucche». Come negli scorsi anni, Confartigianato Liguria ha espresso una propria valutazione sugli amministratori regionali (LINK DETTAGLIATO): presidente, assessori e consiglieri, "valutati" sulla base del grado di concertazione e di raggiungimento degli obiettivi negli ultimi quattro anni. Tra i membri della giunta, cinque stelle e primo posto condiviso tra Renata Briano, assessore all'Ambiente, Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo economico, e Sergio Rossetti, assessore al Bilancio e alla Formazione. Secondo gradino del podio per il presidente Claudio Burlando, gli assessori Angelo Berlangieri (Turismo), Giovanni Boitano (Edilizia), Gabriele Cascino (Urbanistica), Raffaella Paita (Infrastrutture), Lorena Rambaudi (Politiche sociali e Pari opportunità) ed Enrico Vesco (Lavoro e Trasporti), con quattro stelle ciascuno. Al terzo posto con tre stelle gli assessori Giovanni Barbagallo (Agricoltura) e Claudio Montaldo, assessore alla Salute. Tra i banchi del consiglio, al primo posto si posizionano con cinque stelle: il presidente del consiglio regionale Michele Boffa (Pd), Gino Garibaldi (Nuovo Centro Destra), Matteo Rosso (Forza Italia) e Sergio Scibilia (Pd). Con quattro stelle si posizionano al secondo posto Francesco Bruzzone (Lega Nord), Ezio Chiesa (Gruppo Misto-Liguria Viva), Raffaella Della Bianca (Gruppo Misto-Riformisti Italiani), Marco Melgrati (Forza Italia), Antonino Miceli (Pd), Luigi Morgillo (Forza Italia), Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti), Maruska Piredda (Gruppo Misto), Edoardo Rixi (Lega Nord), Marco Scajola (Forza Italia) e Aldo Siri (Lista Biasotti). Al terzo posto, con tre stelle: Roberto Bagnasco (Forza Italia), Alessandro Benzi (Sel), Armando Ezio Capurro (Noi con Burlando), Massimo Donzella (Udc), Marylin Fusco (Diritti e Libertà), Roberta Gasco (Forza Italia), Marco Limoncini (Udc), Rosario Monteleone (Udc), Antonino Oliveri (Pd), Nicolò Scialfa (Diritti e Libertà). Seguono, con due stelle, Giacomo Conti (FdS), Valter Ferrando (Pd), Giacomo Manti (Pd), Franco Rocca (NCD), Alessio Saso (NCD), Maurizio Torterolo (Lega Nord). Una stella solo per Giuseppe Maggioni (Pd).