L'annunciato progetto predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che prevede la chiusura di diversi Uffici della Polizia di Stato nella provincia della Spezia, cade proprio nel momento di aumento vertiginoso dei reati, in particolare quelli predatori, ed ha costretto il SILP per la CGIL, il sindacato dei Lavoratori di Polizia, a lanciare un grido d'allarme.
"La soppressione di presìdi - così in una nota il sindacato - come la Sezione di Polizia delle Comunicazioni, l'Ufficio di Frontiera Marittima, la Polizia Ferroviaria e la Squadra Nautica, non produce altro che la diminuzione del controllo del Territorio per mancanza di punti di riferimento cui convogliare le necessità in termini di Sicurezza della Gente comune. La Sicurezza è un bene di tutti i cittadini, di qualsiasi età o estrazione sociale, dallo studente al pensionato, che non può essere gestita in chiave meramente ragionieristica. Seppur consapevole del periodo di crisi economica che sta attraversando il paese e, della conseguente necessità di dover ridurre la spesa Pubblica, il SILP ritiene inaccettabile l'adozione di un progetto di "razionalizzazione" che, in realtà, maschera tagli trasversali e di facciata. Abbiamo assistito e stiamo assistendo alla chiusura di diversi reparti dell'arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, senza che tali provvedimenti seguano un progetto comune di riforma. Quello che il Silp per la Cgil ha da diverso tempo proposto, è la necessità improcrastinabile di unificare le due Forze di Polizia. In buona sostanza, un'unica Forza di Polizia, eviterebbe gli attuali doppioni, consentendo realmente una riduzione dei costi di gestione e logistica e, una più adeguata azione di contrasto alla criminalità e, così, si potrà raggiungere lo scopo di contenere e ridurre la spesa pubblica da destinarsi a ciò che, per un Paese, rappresenta un bene collettivo al pari della Sanità e dell'Istruzione. Proprio ora che stanno dilagando fenomeni di pirateria informatica, di pedopornografia e, tramite internet, sta invadendo l'etere la prostituzione minorile, si chiudono le Sezioni di Polizia Postale. Alla Spezia, poi, proprio quando con l'arrivo delle navi da crociera aumentano le aspettative del settore terziario e, di fatto, aumentano le pratiche di frontiera (con le conseguenti necessità di controllo a mare), vengono ridimensionate o chiuse la Polizia di Frontiera, la Squadra Nautica ed il C.N.e S. E' anche su quest'ultimo Reparto che il SILP per la CGIL vuole esprimere alcune considerazioni, soprattutto in merito alle notizie degli ultimi giorni relative a indagini a carico di alcuni Dirigenti. Fiduciosi nell'operato della magistratura, auspicando l'estraneità dei tre appartenenti al Centro ai fatti di cui si procede, è doveroso rappresentare che, qualora l'Autorità Giudiziaria accertasse eventuali comportamenti illeciti di taluni, tali condotte non debbono essere riferibili a un intero Reparto, quale è il C.n.e S. nelle molteplici suddivisioni, che, con l'impegno dei propri dipendenti, si è distinto nel tempo assolvendo, con successo, ai compiti specialistici di competenza, vedasi ricerche di Polizia Giudiziaria e soccorsi in caso di calamità. Riteniamo, infine, che tali vicende individuali, non debbano alimentare, nell'Opinione Pubblica, sentimenti di sfiducia sull'operato delle Forze di Polizia, né tantomeno divenire uno strumento per avvalorare tagli e riduzioni di presìdi della Polizia di Stato. Per questi motivi, il SILP per la CGIL attuerà una raccolta di firme ed un volantinaggio, quali forme di protesta/pubblicizzazione, nei giorni 18 e 20 marzo, coinvolgendo tutte le forze sociali per scongiurare le progettate chiusure".