"Abbiamo letto di "400 decessi e 1700-2000 ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiovascolari tra il 2000 e 2007, 450 bambini ricoverati per patologie respiratorie e per attacchi d'asma tra 2005 e 2012". Questi sono i numeri delle vittime sicuramente attribuibili al carbone di Tirreno Power, secondo quanto confermato dal Procuratore Granero di Savona sulla scorta della perizia ambientale e epidemiologica depositata. Abbiamo letto che alla Spezia, "le situazioni sono costantemente monitorate. Non sono emersi recentemente scostamenti rispetto ai dati acquisiti. Sulla base delle indagini epidemiologiche, non si presentano emergenze sanitarie. Le bonifiche procedono..." Così riportano le istituzioni e gli enti di controllo spezzini al Prefetto Giuseppe Forlani che ha pertanto concluso che "i dati costantemente raccolti non evidenziano pericoli per la pubblica incolumità". Abbiamo contestato le dichiarazioni delle istituzioni e in una lettera inviata alcuni giorni fa al Prefetto il comitato SpeziaViaDalCarbone ha reso noto che in base all'osservazione diretta di un'autorevole fonte che opera nell'ASL5 spezzino, alla Spezia ci sarebbero incidenze di malattie cardiovascolari non riscontrate in esperienze precedenti a Genova, Milano, negli Stati Uniti. In particolare le eccedenze più elevate sono riferibili a fasce di età più giovane, nelle quali normalmente il tipo di malattia non si riscontra. Dove sono i dati sanitari che possano supportare, confermare, smentire, spiegare questa maggiore incidenza osservata nelle patologie cardiovascolari? Qual è la causa? L'Enel, il porto, il traffico? Il generale livello di inquinamento e la scarsa ventosità nel golfo e in citta? Sono gli stili di vita e la cattiva alimentazione? I dati più recenti della situazione sanitaria - presentati il 29 Maggio scorso - considerano solo i tumori e sono aggiornati al 2006. Se in questi anni ci fosse stato un impatto anche leggero sulla popolazione – dalla centrale Enel e non solo - a questo punto si sarebbero determinati danni ingenti in termini di decessi prematuri e malattie. Di chi la responsabilità? - abbiamo chiesto al Prefetto. Un sistema di sorveglianza con dati di 6-7 anni addietro è un OSSIMORO. Alla Spezia si continua a non parlare di registro dei tumori e delle malformazioni congenite, né della costituzione dell'Osservatorio Salute e Ambiente su cui si era impegnata la Regione Liguria in sede di AIA della centrale Enel. L'assessore all'Ambiente Natale rilascia dichiarazioni incomprensibili - a proposito di "indagini epidemiologiche sulle emissioni" - su cui siamo già intervenuti pubblicamente. Infine non è dato sapere quale sia il sistema di sorveglianza, se esistente, in atto. Alla domanda quanti ricoveri per malattie cardiovascolari e respiratorie ci sono state nel 2013 o anche 2012 chi è in grado di rispondere? E qual è la risposta? Si tratta delle patologie direttamente correlate all'esposizione a fonti inquinanti, considerate anche dalla perizia di Savona. Se questi sono i dati e le competenze disponibili e se su queste basi si rassicura la popolazione circa l'assenza di "pericoli per la pubblica incolumità", a nostro avviso alla Spezia esiste un grave problema di sottovalutazione del rischio. Rischio che andrebbe invece preso in seria considerazione – a partire dagli inquinamenti pregressi (Pitelli e navi dei veleni) i cui effetti persistono, e da quelli attuali (Enel, porto, traffico, ...) su cui troppo spesso anche gli enti di controllo sorvolano. Per quanto riguarda le bonifiche, che come ha dichiarato il sindaco della Spezia Federici "procedono", il Comitato rileva che la Regione Toscana, a fronte della trasformazione in SIR di 5 SIN toscani, ha deliberato le "Linee guida ed indirizzi operativi per le procedure amministrative di bonifica delle aree escluse dai siti di bonifica di interesse nazionale (SIN)" che sono state pubblicate dall'Agenzia Regionale per l'Ambiente della Toscana (ARPAT). Dove sono le linee guida per la bonifica dell'ex SIN di Pitelli ora SIR?"