Così la FIOM spezzina con una nota. "Per la seconda volta - prosegue il sindacato - il consiglio non si è svolto a causa della mancanza del numero legale, per via dell'assenza di molti consiglieri di maggioranza e minoranza. Come FIOM esprimiamo la nostra preoccupazione e il nostro dissenso nei confronti di una politica che volta le spalle dinanzi ad una discussione che riguarda il futuro di una delle più importanti realtà dell'industria spezzina. Disertare quella discussione è una mancanza grave nei confronti delle centinaia di lavoratori scesi in sciopero al fianco della FIOM per esprimere tutto il loro dissenso sulla sciagurata decisione del Governo italiano di dismettere il 40 % della propria partecipazione in Fincantieri, mettendo a rischio il futuro dei Cantieri italiani. Chiediamo alla politica nazionale di esprimere una posizione netta sulla privatizzazione di Fincantieri e alla politica del territorio di preoccuparsi per il futuro del sito del Muggiano, soprattutto se Governo e Azienda decideranno di proseguire con la svendita del nostro patrimonio industriale".