"Siamo molto soddisfatti dell'esito del voto segreto sulle candidature di Villari e Forcieri – afferma Quaranta, deputato ligure di SEL – Avevamo espresso una radicale contrarietà alla designazione del senatore Villari che è stato sonoramente bocciato raccogliendo solo 15 dei 33 voti della maggioranza uscendo sconfitto con 30 voti contrari. Eravamo contrari rispetto alla candidatura di Forcieri ed è passata con 29 voti (4 meno della maggioranza) e 16 contrari."
La scorsa settimana Sel aveva sottolineato l'utilità di audire i candidati, tuttavia si è preferito impostare da parte dei relatori Biasotti e Tullo una presentazione che puntasse più sui criteri di scelta o sul lavoro svolto. Ma è in particolare sui requisiti e l'idoneità che i due candidati denunciano la loro debolezza, vista anche una recente sentenza del Consiglio di Stato su questi temi.
"Per ciò che concerne Forcieri il ragionamento è anche più articolato nel senso che una valutazione anche del suo operato ed in particolare del modello di sviluppo portuale perseguito ci lascia non convinti. - afferma Quaranta, capogruppo di SEL in Commissione Trasporti - L'indubbio attivismo e decisionismo della sua gestione è stato oggetto di polemiche negli anni nel rapporto fra città di La spezia e porto, in particolare rispetto alle prescrizioni del piano regolatore portuale. La cosa che tuttavia desta maggiore preoccupazione è la difficoltà di fare sistema nella portualità italiana e dell'alto tirreno in particolare."
"L'assenza di una degna programmazione nazionale dello sviluppo della portualità – conclude il parlamentare di SEL - rischia di mettere in concorrenza fra loro, in una guerra fra poveri, i porti italiani ed in particolare Livorno, La Spezia, Genova e Savona. Di questo avremmo voluto parlare se ci fosse stata un'audizione del candidato."