Alla Procura della Corte dei Conti il M5S chiederà se sussiste un danno erariale a causa del maxi debito e se i sindaci abbiano mancato nella loro funzione di sorveglianza sulla gestione dell'azienda: una richiesta di chiarimenti sullo stato delle finanze pubbliche e di eventuali responsabilità non significa compromettere il piano di salvataggio dell'azienda, casomai l'accertamento di carenze e/o responsabilità rappresenta un passo imprescindibile per un vero salvataggio di ACAM.
Sul fatto che il MSS non abbia fatto proposte su ACAM: tralasciando i tre Consigli Comunali richiesti nel merito (con l' apporto delle altre forze di opposizione), vorremmo ricordare le proposte fatte su audit del debito, riconversione di ACAM Acque in società di diritto pubblico, rifiuto della vendita di gas e servizi, il piano di tutela per i lavoratori, il progetto di ricapitalizzazione attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici (Comuni, Provincia, Regione), della Cassa Depositi e Prestiti e della UE, la richiesta di accantonamento di fondi d'emergenza per tutelare le finanze locali in caso di crack dell'azienda, il ricalcolo delle bollette alla luce dei referendum, lo stop al caro tariffe.
Tutti provvedimenti non facili, ma che comunque l' Amministrazione ha sempre respinto.
Infine, il M5S ricorda che la ricerca della verità sul caso Acam, significa innanzitutto rispettare il patto d' onore che ci lega agli elettori, a cui il M5S intende restare fedele".
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LORENZO DA POZZO
Ufficio Stampa M5S