La terza giornata della Biennale della Resistenza ha messo sul piatto una serie di riflessioni significative, che hanno messo in luce non solo l'importanza storica della memoria antifascista, ma anche la necessità di aggiornare continuamente il nostro impegno verso i valori della libertà e della democrazia. La Sindaca di Santo Stefano Paola Sisti, promotrice di questa iniziativa, ha sottolineato come l'idea della Biennale sia nata dalla volontà degli stessi partigiani, che sono stati ricordati ieri come simbolo di una resistenza che ha segnato profondamente la storia d’Italia. "Questa idea per la Biennale della Resistenza, nata dai partigiani che hanno fortemente voluto questo evento, ha ottenuto da sempre l’appoggio totale dell’amministrazione", ha affermato Sisti, sottolineando l’importanza di continuare a rendere omaggio a chi ha combattuto per la libertà. “Un elemento significativo di questa edizione è stato il coinvolgimento delle nuove generazioni, con numerosi studenti delle scuole medie che hanno partecipato attivamente all'evento, facendo anche molte domande, scomode che noi non vogliamo evitare", afferma la Sindaca.
Nell’organizzare l’evento non sono mancati momenti di scontro con l’opposizione. Due consiglieri della Lega Nord, spiega la Sindaca "mi hanno presentato un'interpellanza in cui mi chiedono conto delle risorse che spendiamo per la biennale, e mi accusano di fare un’iniziativa chiaramente di parte. Risponderò poi anche a loro ma concludo dicendo che non avrei potuto spenderli diversamente".
Sisti ribadisce poi "l’impegno per una memoria condivisa che trascende le appartenenze politiche": "Questo comune è un comune antifascista e il sindaco è un sindaco antifascista, ma non perché sono un sindaco di sinistra, ma perché sono un Sindaco. La prima cosa che facciamo tutti è giurare sulla carta della Costituzione. L'articolo 1 si basa sulla Repubblica antifascista” conclude.
Il valore della memoria è stato ulteriormente sottolineato da Andrea Orlando, che ha partecipato alla presentazione del libro di Davide Conti “Fascisti contro la Democrazia” e sottolineato l’importanza di fare i conti con il passato, anche per capire meglio le sfide del presente. Orlando ha ricordato come la difficoltà della politica attuale a prendere le distanze dal neofascismo non sia solo una questione di incapacità politica, ma derivi da "elementi strutturali che rendono certi esponenti ricattabili". Questo fenomeno, come sottolineato da Pietro Barcellona, si intreccia con il lavoro, la sua centralità nella nostra Costituzione e con la lotta per un’uguaglianza sociale che è al cuore della nostra Repubblica.