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Varese Ligure ricorda il sacrificio di Don Giovanni Battista Bobbio

Venne ucciso dai fascisti ottant'anni fa.

Domenica 12 gennaio alle ore 15,30 a Valletti di Varese Ligure sarà ricordato il sacrificio di don Giovanni Battista Bobbio. Dopo la messa nella Parrocchia di Sant’Anna a Valletti, interverrà Giorgio Pagano, co-presidente del Comitato provinciale Unitario della Resistenza. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Varese Ligure, dalla Parrocchia di Sant’Anna a Valletti, dall’ANPI della Spezia e di Sestri Levante e dal Comitato provinciale Unitario della Resistenza.

Don Giovan Battista Bobbio era diventato parroco di Valletti nel 1939. Dopo l'8 settembre del 1943 divenne amico e collaboratore di quei giovani che, sull'Appennino ligure, avevano scelto la strada della lotta per la libertà. Il sacerdote, diventato cappellano della Brigata "Coduri", non solo assistette spiritualmente i partigiani, ma contribuì a rafforzarne i ranghi, facendo da intermediario per portare soldati della Divisione alpina repubblichina "Monterosa", che presidiava il passo di Velva e il litorale, nelle file della Resistenza. Riuscì persino a far passare con i partigiani, a Torriglia, l'intero Battaglione "Vestone". Era il 4 novembre del 1944.
Poco meno di due mesi dopo, il rastrellamento in grande stile, che i nazifascisti misero in atto con lo scopo principale di catturare il prete partigiano.

Don Bobbio, seppure consigliato di allontanarsi, non volle abbandonare i suoi parrocchiani. Quando i nazifascisti arrivarono a Valletti, presero d'assalto la canonica, la devastarono e poi la diedero alle fiamme come gran parte del paese. Il sacerdote, pur già nelle mani dei fascisti, riuscì ancora a confortare due giovani paesani che sarebbero stati di lì a poco eliminati sul posto. Venne poi trascinato via per la montagna, lasciato per un'intera notte legato ad una palizzata mentre turbinava la neve e poi, da Santa Maria del Taro, trasportato in autocarro a Chiavari. Qui fu tenuto per due giorni in totale isolamento, prima che il suo calvario si concludesse al poligono di tiro, con la fucilazione senza processo il 3 gennaio 1945.

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