I consiglieri del Partito Democratico e della sinistra sarzanese devono smetterla di prendere in giro i cittadini: sono loro che non hanno voluto discutere la loro mozione sul ponte di via Falcinello nel prossimo consiglio comunale.
Le comunicazioni sulla chiusura del ponte sono note da mesi, l'ultima è dello scorso 6 settembre. Il ponte è stato poi chiuso il 10 settembre e tre giorni dopo, il 13 settembre, è stata convocata la capigruppo che avrebbe deciso l'ordine del giorno del successivo consiglio comunale. Il 17 settembre, alla capigruppo, il PD ha scelto addirittura di non partecipare, mentre dalla minoranza era presente soltanto la sinistra con Matteo Tiberi per il gruppo Sarzana Protagonista. Il ponte di via Falcinello non è stato neppure sussurrato, nella sede che avrebbe deciso l'ordine del consiglio comunale. Il 17 settembre (alle 17:05) è stato quindi convocato il consiglio del 26 e la mozione "urgente" è stata depositata molto curiosamente soltanto due ore dopo, alle 19:13.
Bastava dirlo, bastava chiederlo se solo avessero voluto discutere del tema in consiglio. Ma in realtà, i consiglieri di minoranza non volevano farlo. La verità è che non hanno mai voluto discutere del ponte, ma hanno soltanto cercato di creare in modo artificioso, subdolo e un po' patetico le condizioni per accusare la maggioranza di non volerlo fare, cavalcando il disagio dei cittadini senza alcun concreto spunto per trovare, seriamente, un modo per limitarlo. Da quando è stato chiuso il ponte, per 7 giorni hanno beatamente dormito, svegliandosi all'improvviso due ore dopo che era stato convocato il consiglio comunale. Si sono del resto palesati dal nulla dopo che, per decenni, hanno lasciato al suo posto un ponte pericoloso per la sicurezza idraulica della città.
Oggi chiedono a gran voce una passerella provvisoria che sanno benissimo essere irrealizzabile: basta che lo chiedano all'ufficio tecnico.
La politica richiede serietà, non deve prendere in giro i cittadini. Questa Amministrazione comunale si sta prendendo la responsabilità di realizzare un'opera essenziale per la sicurezza dei cittadini, basta osservare cosa è successo a Faenza e in Emilia Romagna nei giorni scorsi anche a causa di ponti con strutture in alveo come quello che stiamo abbattendo. I disagi ci sono, sono inevitabili e deve essere studiata ogni soluzione percorribile per limitarli. Sfruttare i disagi dei cittadini senza proporre soluzioni percorribili è testimonianza di una politica incapace e sleale, non tanto nei confronti degli altri consiglieri comunali ma dei sarzanesi. Non è un caso che siano stati bocciati alle ultime elezioni.
I capigruppo Clelia Devoto, Stefano Cecati, Luca Spilamberti e Roberto Italiani
(presenti durante la conferenza capigruppo di martedì 17 settembre)