Domani in assemblea Nazionale voteremo le regole per l'avvio dei congressi Nazionale , Regionale e di Federazione , lo si farà in un clima istituzionalmente teso, dove se alle dichiarazioni di Berlusconi non scorrispondesse un'azione politica forte si rischierebbe di minare il tessuto democratico e istituzionale del apese , ritengo quindi indispensabile che quei congressi siano centro di profonda elaborazione e discussione politica e non semplici urne elettorali . La staordinarietà del governo delle larghe intese sta evidenziando ogni giorno i suoi limiti e intravedo il rischio che il sostegno al governo impedisca una seria riflessione sui limiti dell' azione e degli strumenti e della classe politica che ci hanno portato alla non vittoria delle elezioni .
Nel 2014 inoltre molte amministrazioni della nostra Provincia andranno al voto,vorrei accendere i riflettori sul congresso provinciale che dovrebbe avere l'ambizione di delineare la piattaforma programmatica e una proposta di linea politica da sottoporre ai cittadini, mettendo a disposizione il radicamento sociale e la capacità di ascolto del Pd per rispondere alle trasformazioni sociali e territoriali che la crisi economica e il dissesto idrogeologico ci consegnano.
Senza una vera discussione politica sui temi locali il pd spezzino rischia di caratterizzarsi nell'autoreferenzialità, consolidando personalismi e correnti a canna d'organo.
Vorrei che in questo "nostro"congresso riuscissimo a liberare le molte energie che, nonostante tutto e tutti e tutte , continuano comunque a militarvi, quelle energie che senza una vera discussione politica sono impossibilitate ad esprimersi e a contare.
"Credo che oggi più che mai il congresso serva proprio per Ricostruiree non per contarsi ".
Dobbiamo creare "un grande campo" che possa assumere le sue decisioni ricostruendo un rapporto vero con le persone, nell'esercizio della loro responsabilità politica individuale. Superare i veti e le contrapposizioni e introducendo, anche al nostro interno, forme di democrazia deliberante, dove attorno ai grandi temi, attraverso procedure trasparenti, regolari, agili e condivise, i nostri iscritti contribuiscano in modo determinante a decidere le scelte e indicare gli indirizzi necessari.
Questo è l'unica possibilità che realmente permette di superare caminetti , coptazioni , paralisi delle decisioni e a stimolare una nuova cultura politica e una mescolanza tra le varie sensibilità che non si sono mai contaminante o non hanno mai trovato spazionel Pd, da quelle più radicali ambientaliste e di sinistra, alle istanze delle piccole e medie imprese o del popolo delle partite IVA.
In questo contesto e con un programma di lavoro, che pur essendo di stimolo non si sovrapponga ne si appiattisca sul ruolo delle amministrazioni locali, mi sento sollecitato ad intervenire.
Nel merito del congresso nazionale come ho detto leggerò con attenzione le mozioni prima di scegliere e non mancherò di esprimere il sostegno al candidato nazionale che meglio mi rappresenterà, ma la mia priorità sarà quella di lavorare per arricchire il dibattito del congresso provinciale e, qualora vi fosse il sostegno e la condivisione, non escludo la volontà di ritornare ad occuparmi con più attenzione all'elaborazione politica e organizzativa del coordinamento provinciale.
Federico Barli - Partito Democratico