Ha prospettato di utilizzare, adeguandoli, impianti esistenti. Sembra di capire che qualsiasi altra ipotesi al di fuori della termovalorizzazione (nella centrale Enel?) sia populista e demagogica. Vediamo i fatti per non cadere nella demagogia della termovalorizzazione.
La Danimarca, paese a cui tutti i sostenitori della termodistruzione dei rifiuti hanno guardato per anni, portando come esempio l'impianto di Copenaghen al centro della città, si accinge ad abbandonare la pratica dell'incenerimento, dismettendo progressivamente gli impianti. E' una scelta innanzitutto economica e in seconda battuta ambientale. Il Parlamento europeo ha indicato nella riduzione, recupero, riciclo e riuso dei rifiuti in luogo della termovalorizzazione l'obiettivo per il 2020 e tutti i più avanzati paesi europei non costruiscono più inceneritori, perché è economicamente più conveniente recuperare materie prime, che scarseggiano sempre più. L'Europa è populista e demagogica? Chi sa come sarà contento il suo leader Mario Monti nel sentirlo! Naturalmente Fresco parla, come tanti politici, compresi i consiglieri comunali di Sarzana, non solo senza conoscere, ma senza neppure preoccuparsi di ascoltare tesi diverse, una condizione essenziale per chi predica di voler affrontare il tema seriamente. Ci sarebbe piaciuto vedere Fresco partecipare al convegno che il Comitato Sarzana, che botta! ha organizzato lunedì scorso a Sarzana con Paul Connett e Rossana Ercolini almeno per verificare se quanto realizzato in tante parti del mondo e ora anche in Italia sia demagogia o concreta realtà. Se confronto ci deve essere, almeno sia basato su evidenze economiche e scientifiche, non su postulati.
Carlo Ruocco (Comitato Sarzana, che botta!)