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Manifestanti sotto al Comune di Porto Venere, tra richieste di cambio di passo e di dimissioni In evidenza

All'interno il Consiglio comunale straordinario chiamato a discutere anche del cantiere Carlo Alberto e dell'asta sulla ex scuola Ravecca.

Le inchieste giudiziarie che coinvolgono, tra gli altri, il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l'ex Capo di Gabinetto della Regione ed ex sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani, non possono essere prive di ripercussioni politiche, anche a livello locale.

Questa sera a Porto Venere si tiene un Consiglio comunale straordinario al cui ordine del giorno ci sono diverse mozioni e delibere, comprese quelle riguardanti il cantiere sull'Isola Palmaria in località Carlo Alberto e l'applicazione della norma di auto tutela sull'asta sulla ex scuola Ravecca. 

All'esterno del Palazzo comunale, prima dell'inizio della seduta, si è riunito un gruppo di cittadini, compresi esponenti di Legambiente e del movimento Palmaria SI', Masterplan NO che nei giorni scorsi avevano rivolto un appello alla partecipazione.
I cartelli invitano la sindaca Sturlese e la Giunta a dissociarsi dalla precedente amministrazione, con atti concreti come la norma di auto tutela sull'asta, ma alcuni chiedono anche alla prima cittadina di dimettersi.

Presenti anche esponenti di alcuni partiti politici.

Jacopo Ricciardi, Co - Segretario Regionale di Rifondazione Comunista, ha affermato: "Oggi era giusto essere qui. Insieme ai Comitati da anni denunciamo quello che succedeva a Porto Venere. Il Comune era amministrato da uno Zar che non amava le opposizioni e che distribuiva prebende agli amici degli amici come si evince anche dalle intercettazioni telefoniche. Da sempre diciamo con forza no a svendite e a speculazioni travestite da valorizzazioni, ad accordi operati lontano dal territorio, a sviluppi e presenze turistiche a vantaggio di pochissimi ed “escludenti” nei riguardi dei normali cittadini".

L'ingresso della sala consiliare è sato presidiato dalle forze dell'ordine, ma il presidio si è svolto in forma totalmente pacifica.

 

 

 

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