Il paradosso però è che di tali concetti, a cominciare dal dragaggio, in tale Ordine del Giorno non ve n'è traccia: infatti rileggendo più volte tale documento non si trova traccia né della parola Dragaggio, ne tantomeno della parola escavazione.
Al contrario si trovano espressi, accanto alle problematiche totalmente condivisibili di tutela delle persone dal rischio idrogeologico, concetti come la "valorizzazione naturalistica dei fiumi" con ricorso all'Ingegneria Naturalistica, "l'obiettivo di limitare fortemente il consumo di suolo", il "contrastare iniziative legislative volte a facilitare sanatorie o deroghe urbanistiche, ove le stesse possano aumentare il rischio idrogeologico dei territori interessati", cioè concetti che non solo tali Comitati non avevano mai fatti propri, ma che addirittura sono stati rinfacciati a noi ambientalisti come deterrenti alla per loro primaria soluzione del problema, da noi messa in forte dubbio, cioè l'escavazione, impropriamente denominata (sopra la Linea di navigabilità) Dragaggio.
Se poi passiamo alle premesse del documento ancora di più la cosa si nota: si parla circa la "riqualificazione dei corridoi fluviali, il recupero e riconnessione delle aree allagabili e la riattivazione della mobilita' dei fiumi, la delocalizzazione di edifıci e infrastrutture a rischio, l'arresto del consumo di suolo e la dotazione delle aree urbanizzate contro le piogge intense" e poi di "non occupazione o ripristino delle aree destinate all'espansione naturale dei corsi d'acqua, di minimizzazione del rischio e di misure di adattamento al rischio residuo, e non sulla costruzione di opere in modo diffuso"; insomma tutti concetti dai Comitati sempre rifiutati, e anzi contestati al mondo delle Associazioni che li proponevano!
E' chiaro che a questo punto anche noi, e a maggior ragione, ci dichiariamo favorevoli all'Ordine del Giorno, ed anzi ci congratuliamo con il Senatore Caleo, per essere riuscito, assieme agli altri sottoscrittori dell'odg, a far votare un testo che ha al suo interno molte delle tesi ambientaliste.
Nel frattempo non riusciamo a capire come possano esserlo i Comitati coordinati da Luca Ghiranda, ma sono quegli arcani della politica che ormai da tempo non proviamo neppure a spiegarci, vista la loro diffusione nello Spezzino -e che pare abbiano fatto breccia anche in chi dice di non avere scopo politico-, laddove tutti vincono, e questo vale anche per chi non ha certo visto la sua parola d'ordine comparire nell'odg, ma fa finta invece che ci sia.
Il Vicepresidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti
Il Presidente del Circolo "Valdimagra" di Legambiente Alessandro Poletti