"Muro della regione sul dimensionamento scolastico. Nemmeno di fronte alla bocciatura del governo e nonostante la possibilità di ridurre gli accorpamenti, almeno per l'anno 2024-2025, la Giunta non vuole ripensare il Piano di ridimensionamento scolastico. Poteva essere l'occasione per svolgere un percorso partecipativo, mettere al centro un progetto didattico per i giovani della Regione e invece, ha deciso di andare avanti senza dare risposte ai dirigenti scolastici; al corpo docenti, alle famiglie e ai territori", così il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sul dimensionamento scolastico.
"Anche di fronte al proprio fallimento – prosegue Natale - la Giunta regionale decide di andare avanti volutamente, una scelta emersa, stando alla risposta in consiglio, a seguito di un incontro avvenuto nei giorni scorsi, nel quale tutte le regioni, adempienti e non, hanno deciso di non modificare i loro Piani. Se va avanti questa impostazione cosa accade all'organizzazione scolastica della Liguria? Perché se non si modificano gli atti vuol dire che la nostra regione si arrocca nel suo errore e lo scenario di un commissariamento è solo rinviato".
"In tutto questo è inspiegabile il comportamento di province e Città metropolitana di Genova che hanno assecondato la decisione della regione di non modificare i provvedimenti fino a oggi approvati, nonostante dai territori emerga con forza la richiesta di apportarle. Con la conseguenza, che in questi giorni, agli istituti oggetto di accorpamento, stanno arrivando le richieste di provvedere a tutti gli aspetti burocratici per effettuarlo. Ma in Liguria non si guarda alle conseguenze delle proprie scelte e si reiterano gli errori nonostante gli ammonimenti del governo e ora si rischia 'un'espulsione' e a rimetterci saranno solo i nostri studenti", conclude Natale.