“Da almeno tre anni il Comune di Vezzano Ligure segnalava l'erosione costante che il fiume Magra stava portando alla sponda lato autostrada A12. Proprio quella sponda che negli scorsi giorni ha ceduto, facendo crollare il depuratore all'interno dell'alveo e ora minacciando le case del quartiere Corea, che distano circa 100 metri da dove oggi scorre il fiume”. Lo sottolinea Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico.
“Già il 2 gennaio del 2020 il responsabile del servizio lavori pubblici chiedeva con una missiva alla Regione Liguria un sopralluogo urgente per 'verificare lo stato di grave erosione che aveva comportato il crollo della strada posta in sommità della sponda e l'allagamento delle aree retrostanti, arrivando a lambire il depuratore”, segnala il consigliere democratico che sottolinea come la richiesta fosse stata reiterata l'8 gennaio seguente informando nel contempo anche il Parco di Montemarcello, l'Autorità di Bacino, la Provincia della Spezia e la Prefettura.
“Il 31 dicembre del 2020 una nuova comunicazione, firmata dal sindaco Massimo Bertoni, informava la Regione Liguria nella persona dell'assessore Giampedrone di 'un aggravamento con ulteriore erosione della sponda in prossimità del campo sportivo, con il conseguente interessamento anche di strutture di distribuzione del gas, dell'acqua e di depurazione' – continua Natale - In quell'occasione il primo cittadino sottolineò la necessità di 'azioni da intraprendere per la tutela della pubblica e privata incolumità'”.
E ancora: “Il 18 gennaio del 2021, a circa tre settimane di distanza, il primo cittadino sollecitava un intervento rivolgendosi a Regione Liguria, Prefettura, Provincia, Ente Parco, Autorità di Bacino, Acam Acque e Italgas – aggiunge Natale -. Tra le strutture coinvolte citava nell'occasione la 'stazione di pompaggio rete di distribuzione gas e impianto di depurazione a servizio della frazione di Piano di Vezzano II'. In tutti i casi erano allegate foto, che pochi dubbi lasciavano sulla gravità della situazione”.
“L'inerzia che ha portato a ignorare questo allarme è all'origine della situazione attuale, in cui gli scarichi del quartiere Corea finiscono direttamente all'interno del fiume Magra senza depurazione – conclude Natale - La prossima volta potrebbe toccare alle abitazioni venire coinvolte dalla piena. Sono eventi che, in virtù del cambiamento climatico, la scienza ci dice diventeranno sempre più frequenti. Regione Liguria ascolti l'allarme del territorio e dei suoi amministratori”.