Domani, sabato 21 ottobre saremo a Pisa alla manifestazione nazionale organizzata da "fermare l'escalation", piattaforma promossa dal Movimento No Base e decine di realtà associative e politiche.
Una manifestazione che pone al centro soprattutto la critica alla militarizzazione dei territori, un tema che alla Spezia è un elemento su cui occorrerebbe l'apertura di un dibattito politico, ma che invece vede chi amministra e chi governa mettere la testa sotto la sabbia. Come a Pisa si manifesta per impedire la cementificazione militare di un'area naturale, riteniamo folle la spesa di quasi 400 milioni di euro per l'adeguamento agli standard NATO della base navale spezzina, nota come Basi blu.
La guerra torna ad essere dispositivo totalizzante, che impone politiche energetiche, flussi migratori, politiche economiche, ridisegna la geografia globale e annienta la natura e l'umanità.
È un affronto che si continui a aumentare la spesa militare mentre continua il definanziamento della sanità.
E' senza pudore che si costruiscano nuove basi militari mentre si chiudono ospedali e scuole, siamo solidali con la cittadinanza pisana che, come quella spezzina, che chiedono a gran voce la demilitarizzazione e il ritorno delle aree di proprietà militari alla collettività.
Dentro la crisi di quello che è stato uno dei più importanti movimenti pacifisti europei, da più di un anno il Movimento No Base ha saputo creare un immaginario nuovo, dove le ragioni della pace si intersecano con quelle ambientali e democratiche, in un prisma le cui molte facce raccontano un unico problema, che è sistemico e come tale va affrontato.
Convergenza e molteplicità, di voci e di pratiche, per una mobilitazione che è solo una tappa in un percorso ancora tutto da costruire per fermare l'escalation verso una nuova futura umanità.
Segreteria Provinciale Rifondazione Comunista La Spezia