Rifondazione Comunista della Liguria parteciperà alla manifestazione nazionale "La via maestra" del 7 ottobre indetta dalla Cgil insieme a molte associazioni e reti di comitati.
Oggi è necessario mobilitarsi perché la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista è al centro di un attacco complessivo che ha nel disegno di Autonomia differenziata e di presidenzialismo, l'ultima e pericolosissima tappa di un percorso più che ventennale portato avanti dai governi di ogni colore.
Un processo che è passato attraverso la riforma del titolo V, l'introduzione del pareggio di bilancio, le "riforme" per il sistema elettorale maggioritario che ha allontanato i cittadini dalla politica, un processo che si è realizzato soprattutto con l'aumento delle differenze e delle disuguaglianze sociali nel Paese reale (in contraddizione con l' art. 3 della Carta) e che passa oggi attraverso le scelte di politica e di economia di guerra che condizionano pesantemente le nostre vite e le prospettive di vita per le giovani generazioni (in palese violazione dell'art.11).
"La Costituzione è un pezzo di carta", come diceva Piero Calamandrei, "perché si muova bisogna metterci dentro l'impegno e la responsabilità".
Per noi di Rifondazione comunista e di Unione popolare difendere la Costituzione significa anche impegnarci con banchetti ed iniziative in tutta Italia per promuovere la Legge di iniziativa popolare per il salario minimo a 10 euro l'ora, che sia pagato dai padroni e non dalla fiscalità generale e che si rivaluti automaticamente contro l'inflazione.
Riteniamo, inoltre, gravissimo il fenomeno degli incidenti e delle morti sul lavoro i cui numeri aumentano ogni giorno, a causa della mancanza di controlli ed all'aumento dei ritmi di sfruttamento. Motivo per cui insieme alle compagne ed ai compagni di Unione popolare stiamo raccogliendo le firme per l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
La piattaforma della manifestazione del 7 ottobre tocca molti aspetti, dal lavoro, all'ambiente ai diritti, tutte questioni che nella nostra Regione tocchiamo con mano.
Stiamo infatti assistendo alla progressiva deindustrializzazione del nostro territorio, con la delocalizzazione e il ridimensionamento di importanti realtà produttive e con l'incertezza di prospettive per interi comparti industriali.
Noi saremo sempre al fianco dei lavoratori dell'ex-Ilva e dell'Ansaldo energia scesi in lotta per il posto di lavoro, per la sicurezza e per stipendi dignitosi.
Così come riteniamo fondamentale opporci al fenomeno crescente di sfruttamento delle risorse naturali e dell'ambiente attraverso la costruzione di grandi opere inutili e dannose e progetti scellerati come il rigassificatore Golar tundra nel mare di Vado Ligure. Altro che transizione energetica! Assistiamo, inoltre, a palesi forme di ingiustizia nel trattamento dei migranti che arrivano sulle nostre coste per andare in altri paesi europei e che continuano a subire violenze, vengono respinti e maltrattati alla frontiera con la Francia e che oggi si vorrebbe rinchiudere in un nuovo cpr.
Per tutti questi e molti altri motivi auspichiamo che la manifestazione del 7 ottobre abbia una grande successo e che rappresenti solo una tappa di un percorso di mobilitazione che passando dallo sciopero generale punti a riunificare tutte le soggettività in carne ed ossa che subiscono sfruttamento ed oppressione.
Segreteria Regionale Rifondazione Comunista Liguria