"Sul bando per le case popolari il Comune ha fatto un disastro ed adesso se ne deve assumere la responsabilità e trovare soluzioni, altro che rivendicare le scelte scellerate fatte", afferma Luca Comiti, Segretario della Cgil spezzina.
"Assieme al sindacato Sunia - prosegue - avevamo avvertito a suo tempo l'Amministrazione che la clausola dei cinque anni di residenza era non solo ingiusta, ma anti costituzionale, e perciò il bando era a rischio bocciatura, cosa puntualmente avvenuta da parte della Corte Costituzionale".
Sottolinea Comiti: "Adesso ci sono 2395 famiglie in attesa di una nuova casa e come Cgil siamo contrari alla procedura on line per accedere al nuovo bando; ci sono moltissime famiglie che, per ragioni diverse, scontano il digital divide. Bisogna assolutamente contemplare la domanda cartacea da poter essere compilata anche con l'ausilio dei sindacati degli inquilini. Il Comune trovi i fondi per ristrutturare gli alloggi pubblici sfitti e si faccia promotore verso la Regione ed il Governo per il rilancio di un grande piano casa senza consumo del suolo e con risparmio energetico. E metta mano alla regolamentazione per gli affitti brevi perché il mercato selvaggio degli affitti legato al turismo ha fatto levitare i prezzi e sta rendendo praticamente impossibile trovare una casa ad affitto equo alla Spezia."