In una recente intervista del presidente Toti e dell'assessore Giampedrone in merito alla necessità di costruire vicino agli alvei fluviali ed in zone di esondazione, c’è un'affermazione del presidente che mi lascia basito e riguarda il mancato utilizzo dei fondi del Pnrr sul dissesto idrogeologico: “noi potevamo spendere circa 200 mln in più...”
Naturalmente dando la colpa ai comuni, che certamente hanno le loro responsabilità, tutti presi a rispondere a risposte minori ma che erano nei cassetti dei vari amministratori, ma anche e soprattutto la regione ha le sue profonde e non nascondibili colpe.
Una per tutte, che ci riguarda è il progetto presentato 3 anni fa dal parco di Montemarcello Magra-Vara ed approvato in IV commissione ambiente regionale ”manutenzione dei fiumi e dei rivi secondari, gestione biomasse e sicurezza del territorio“, un progetto di soli 8,3 mln di euro, che era l’inizio di un cambio di filosofia, dalla protezione civile alla prevenzione ambientale.
Tale progetto non è stato preso in considerazione nè dal presidente nè dall'assessore, più interessati ad ampliare i margini di consumo del suolo e ad edificare e cementificare gli argini dei fiumi (si veda in merito il muro del pianto che porta a Bocca di Magra) che ad una vera e seria prevenzione e manutenzione adeguata dei fiumi.
Non mi dilungo sulle altre affermazioni dell'intervista che trovo povere di giustificazioni in funzione di un sempre maggior consumo di suolo anche in zone a rischio.
Pietro Tedeschi
Ex pres parco Montemarcello Magra - Vara