"La questione degli interventi a favore delle disabilità non riveste -purtroppo- una particolare importanza per il nostro Comune. Basti pensare agli ultimi cinque anni della Giunta Peracchini, che ha visto un'assenza di progettualità nelle politiche a sostegno del settore, aggravata dal progressivo indebolimento delle attività del nostro distretto sociosanitario.
Ora però alla Spezia si registra un'altra drammatica emergenza che chiama in causa in primo luogo la Regione Liguria." Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia, che continuano: "In base a segnalazioni provenienti da diverse famiglie coinvolte, nella nostra città mancherebbero all'appello i contributi economici regionali destinati a circa 15 soggetti, alcuni dei quali anche giovanissimi. Si tratta di persone che sono affette da "gravissime disabilità" e che sono in possesso di specifici requisiti per i quali hanno ottenuto il previsto riconoscimento entrando nella apposita graduatoria.
Si tratta dunque di soggetti ultrafragili, bisognosi di assistenza a 360 gradi, e le cui famiglie non possono sostenere da sole gli elevati costi per gli interventi giornalieri di riabilitazione motoria, cognitiva e linguistica.
Ci chiediamo prima di tutto come sia possibile che non siano stati previsti ed erogati i contributi in questione su cui le famiglie coinvolte, già gravate da molteplici problematiche, facevano legittimamente conto. Non possiamo neanche immaginare che la Regione del presidente Toti abbia scientemente ridotto i trasferimenti economici per "casi" come quelli citati che meritano invece priorità assoluta nel sistema dei finanziamenti pubblici regionali.
Per sollecitare un doveroso chiarimento presenteremo una immediata interrogazione al competente Assessorato regionale, riservandoci peraltro di audire in commissione comunale il Sindaco della Spezia e/o l'assessore delegato ai servizi sociali per dare garanzie che tutti i beneficiari possano usufruire quanto prima del contributo economico atteso, dovuto e soprattutto quanto mai necessario."
