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Chiusure al San Bartolomeo, Chiappini: "Facile contestare chi c'era prima, il sindaco faccia gesti concreti" In evidenza

L'esponente del Manifesto per la sanità locale chiede, tra l'altro, l'istituzione di una commissione mista con i cittadini.

Le dichiarazioni uscite sulla stampa del Presidente del Consiglio comunale sarzanese Carlo Rampi e di Andrea Pizzuto, entrambi di Fratelli d'Italia, sul fatto che il candidato Sindaco Guccinelli ed il PD regionale fossero d'accordo sulla chiusura del reparto sarzanese di Ostetricia e ginecologia avvenuto 12 anni fa, mi costringono ad intervenire, sia a nome del Manifesto per la sanità locale, che personalmente come cittadino sarzanese, in entrambi i casi da sempre in campo contro la destrutturazione dei nostri servizi sanitari.

Mi chiedo infatti da che parte stanno invece loro oggi, a fronte delle chiusure decise dall'attuale giunta regionale, che ricordo governa da oramai 8 anni.
Ricordo in particolare che il Consigliere Pizzuto era presente in Commissione sanità il 5 luglio scorso, quando la Direzione ASL ha confermato che le ipotesi di chiusura dei servizi del nostro ospedale, che avevamo denunciato nella grande manifestazione del 9 settembre 2021, sono diventati fatti concreti.
Ad oggi, su questo, non è stata presa nessuna posizione ufficiale da parte nè del loro gruppo consigliare, né, tantomeno, dalla maggioranza che regge la giunta sarzanese, neppure dopo le assicurazioni che la Sindaco Ponzanelli aveva dato proprio durante la manifestazione in piazza Matteotti.
Eppure in commissione si è accertato, direttamente o indirettamente, che non riapriranno più: il reparto di Ortopedia assieme a metà servizio di ambulatorio ortopedico e sala gessi, il reparto di Rianimazione, il servizio di Endoscopia ed il day hospital di Oncologia, assieme all'impossibilità di aprire il reparto oggi vuoto che sottrae posti letto in una già gravissima carenza di questi.

Ma non solo, ancora oggi il blocco operatorio dell'ospedale lavora a scartamento ridotto rispetto a prima dell'emergenza Covid con una riduzione pesante di personale infermieristico e medico e le notizie, se confermate, parlano di chiusure degli ambulatori di Dermatologia, Reumatologia e Medicina del lavoro associate ad una carenza di medici ambulatoriali territoriali pure di Oculistica, che aggrava il lavoro di quelli ospedalieri, pure questi sotto organico, che si aggiungono.

Si fa presto a contestare i competitor, in una campagna elettorale che pare già cominciata, su eventuali colpe passate però nascondendo che non si è fatto nulla per la riapertura dei reparti e servizi chiusi da più di due anni, passando sopra l'impegno dei 2.000 cittadini che ne hanno chiesto la riapertura nella manifestazione di piazza dello scorso anno, più difficile andare contro i diktat di chi governa la regione dimenticandosi del ruolo istituzionale di tutela del proprio territorio.

Se poi questa amministrazione comunale vuol far seguito a quello che ha sostenuto, fino ad ora solo con le parole della Sindaco alla manifestazione, allora istituisca la commissione mista con i cittadini che abbiamo già chiesto nell'audizione del 5 luglio.


Valter Chiappini
Manifesto per la sanità locale

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