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Oltre le politiche: i partiti locali scaldano i motori per le elezioni a Sarzana In evidenza

di Giacomo Cavanna - Le elezioni politiche non rallentano l'attività dei partiti in Val di Magra, con un occhio particolare alla sfida elettorale sarzanese del giugno 2023.

Contesto

La sfida, dal centrosinistra, è vista come ostica per molti fattori. Il primo è il clima d'opinione, con il centrodestra che sfiora il 50% di consensi a livello nazionale a cui si aggiungerà il consenso civico del sindaco. Il secondo è l'ondata locale, con la vittoria alla Spezia dello scorso giugno di Pierluigi Peracchini e la nettissima sconfitta del centrosinistra a sostegno di Piera Sommovigo. L'ultimo, infine, è il gradimento sarzanese di Cristina Ponzanelli, che oltre a un'empatia con i suoi concittadini, che la conferma tra i sindaci più amati della Liguria, ha in soli quattro anni raggruppato tutta una serie di oggettivi successi.

Tra questi un'enorme mole di finanziamenti raccolti per Sarzana, si parla di oltre 50 milioni di euro, tante situazioni immobili da tempo e in via di risoluzione come la Colonia Olivetti di Marinella, la nuova scuola Poggi-Carducci, un nuovo sistema infrastrutturale alla Bradia ed altri, senza dimenticare il grandissimo investimento sul piano culturale che ha portato nel corso degli ultimi quattro anni Sarzana a tornare ad essere riferimento per la provincia e oltre.

Centrodestra

Ad aggiungersi a questi successi, molti oggettivi, la compattezza della coalizione di centrodestra a sostegno del suo sindaco, fortemente civica essendo stata proposta quattro anni fa dalla società civile come avvocato e giudice onorario. Tra i partiti gli ultimi dubbi erano di Forza Italia, sciolti con il supporto delle elezioni politiche.

Partito Democratico

Non per questo, il Partito Democratico come principale riferimento dell'opposizione non sta lavorando, anche soltanto per creare la base della nuova classe dirigente, dopo aver inaspettatamente perso la guida della città quattro anni fa. Tra i nomi che si ripetono da lanciare come candidati a sindaco ci sono quelli di Francesca Castagna, avvocato nella direzionale nazionale Pd che più di una volta ha tentato di correre come consigliere comunale e regionale, o il consigliere comunale attuale Beatrice Casini. Un nome nuovo lanciato nelle ultime settimane è quello di Emilio Bufano, figlio del dirigente locale Paolo, giovane sarzanese che oggi lavora fuori città.

Autocandidatura di Guccinelli

Chi si muove invece maggiormente è Renzo Guccinelli, il profilo probabilmente più politico della storia recente di Sarzana. Già sindaco della città dal 1994 al 2005, già consigliere e assessore comunale dagli anni settanta, Guccinelli è stato anche due volte assessore regionale, dal 2005 al 2015. Una vita politica di oltre cinquant'anni, che sembrava essersi conclusa sette anni fa uscendo anche dal Pd, ma che oggi vorrebbe rigenerare e trasformarla in infinita. L'ex sindaco ha lanciato ormai da qualche mese una vera e propria autocandidatura, con interviste sui giornali locali e in seguito con una fitta rete di incontri personali, ma la realtà è che non ha suscitato le reazioni che si aspettava.

Il Partito Democratico, sia sul piano locale che nazionale, continua ad avere grossi dubbi su una candidatura che guarda a portare indietro invece che avanti le lancette dell'orologio, anche nella classe dirigente, e non ha fatto neanche nulla per nasconderlo. Italia Viva, partito centrista renziano, è diviso tra chi guarda agli oggettivi successi della civica Ponzanelli per un sostegno diretto, oppure a Guccinelli ma soltanto in chiave anti-PD, non come ad una prospettiva concreta di coalizione che dovrebbe tornare a condividere – senza alcuna volontà di farlo – con altri grandi ex di Sarzana come Massimo Caleo o Lorenzo Forcieri.

Cinque Stelle

All'esterno restano a guardare i Cinque Stelle, rappresentati a Sarzana dalla consigliera comunale Federica Giorgi oggi candidata in Parlamento, ed usciti definitivamente dal perimetro dell'alleanza col PD a livello nazionale. A fianco dei Cinque Stelle una rete di associazioni e raggruppamenti civici, tra cui l'ex consigliere Valter Chiappini. Ad oggi la possibilità più concreta è una nuova corsa solitaria di Federica Giorgi, che magari attirando un pizzico di consenso in più rispetto a quattro anni fa la potrebbe portarla ad essere affiancata da un consigliere comunale, che potrebbe essere proprio Chiappini.

 

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