Esprimiamo tutta la nostra contrarietà al progetto del parcheggio in via XXI Reggimento Fanteria, in perfetta aderenza alla scuola dell’infanzia del 2 Giugno. Un progetto che in un colpo solo riesce a: demolire un tratto della ferrovia storica che collegava la stazione all’Arsenale; buttare all’aria un caratteristico sottopasso che separava la caotica zona di Via Ferrari dalla quiete di Gaggiola; portare le auto in un’area verde, oasi di tranquillità e per questo particolarmente idonea a contornare un luogo deputato ad ospitare bambini per una buona parte della loro giornata; costruire una rotatoria in mezzo alle case; abbattere un doppio filare di alberi cresciuto sul terrapieno ferroviario; oltretutto in piena stagione riproduttiva per gli uccelli della zona.
Se il problema da risolvere fosse stato l’intasamento d’auto all’ora dell’ingresso a scuola (problema reale), esistono altre possibilità più civili e meno costose, già attive in altre città: le linee Pedibus con le quali i bambini di elementari e medie vanno a scuola a piedi, in sicurezza e autonomia; scuolabus che riducano la necessità per i genitori di portare i figli in auto; punti di interscambio in cui lasciare i bimbi in prossimità della scuola e poi raggiungerla a piedi o con altri mezzi …
Veniamo invece a sapere che la finalità era invece quella di “incrementare la disponibilità di parcheggi e facilitare l’accessibilità al quartiere di Gaggiola”.
Ci sorgono quindi alcune domande: a chi giova spendere 250.000 euro di soldi pubblici per creare 28 posti auto, in un luogo così riservato poi? Perché si è venuti a sapere del progetto solo a cantiere avviato? Perché la pratica, che comporta taglio di alberi, non è stata portata al Tavolo del Verde?
Ed ancora: un progetto come questo, che si attua a fianco di una scuola, è stato forse discusso con insegnanti e genitori dei bambini che la frequentano?
Abbiamo inviato in Comune una richiesta di rinvio di inizio lavori, per lo meno fino al termine dell’anno scolastico, e interruzione immediata del taglio degli alberi, riservandoci altre azioni per contrastare il progetto nella sua complessità.
Legambiente La Spezia