“Il presidente della regione Toti è in carica dal 2015-dichiara Guido Melley capolista di LeAli a Spezia alle prossime elezioni amministrative- ed in sette anni è stato capace di inaugurare in pompa magna il cantiere del nuovo Felettino appaltato all’impresa Pessina, ha incaricato la propria società regionale Ire di seguire i lavori cosa che non ha fatto, ha poi revocato l’appalto e regalato agli spezzini anni ed anni di inutile attesa del nuovo ospedale. Nel frattempo, dimenticandosi di fare i minimi investimenti necessari a tenere in piedi il S. Andrea, si è buttato a capofitto in un nuovo avveniristico progetto finanziario per la realizzazione del nuovo Felettino che costerà 264 milioni di euro contro i 175 milioni della precedente gara: una cifra monstre che suddivisa per i 506 posti letto del futuro nosocomio evidenzia un costo spropositato di più di 500.000€ a posto letto".
“Ma vi è di più- interviene Roberto Centi, consigliere regionale Lista Sansa e candidato nella lista LeAli alle elezioni comunali di giugno- il PPP (partenariato pubblico privato) voluto a tutti i costi da Toti è totalmente sbilanciato verso la quota di finanziamento a carico del privato che si aggiudicherà la gara, che è addirittura salita a 97 milioni sul totale, pari a quasi il 40% del costo di costruzione dell’opera: per Toti i milioni di euro sembrano bruscolini.”
“I cittadini devono sapere - prosegue Giorgio Ferrari, primario ospedaliero Asl e candidato di LeAli alle prossime elezioni amministrative- che i costi di tutta l’operazione graveranno in buona parte sul bilancio della nostra Asl per un quarto di secolo, con il rischio di avere meno risorse per i servizi sanitari del nostro territorio. E poi vi è la necessità che la Regione autorizzi fin da subito un piano di assunzioni straordinario di medici ed infermieri per l’attuale rete ospedaliera spezzina ed in vista del nuovo nosocomio: cosa di cui per ora non c’è traccia”.
“L’avvio della gara del nuovo ospedale in queste condizioni finanziarie così problematiche - concludono gli esponenti di LeAli a Spezia - non può essere salutata con grida di giubilo e con i soliti applausi cui ci ha abituato il Sindaco Peracchini. In gioco c’è la sanità spezzina e la salute degli spezzini ed i cittadini devono sapere i rischi che questa operazione comporterà per tutti noi”.