Da un lato gli immobiliaristi e dall’altro i fautori del consumo di suolo zero che attraverso un’inchiesta pubblica e l'aiuto della Soprintendenza hanno ottenuto la riduzione degli indici edificatori, un’espansione del parco della Maggiolina e forse la ristrutturazione delle vecchie costruzioni identitarie di Borgo Baceo.
Questo compromesso al ribasso benchè sia meglio di una totale edificazione, che sarebbe al momento fuori mercato, e genererebbe una cattedrale nel deserto, non ha nulla a che vedere con la rigenerazione urbana che dovrebbe essere un intervento integrato urbanistico e finanziario che impatta positivamente sulla vita sociale ed economica di un territorio, che preveda l’utilizzo del suolo in modo pianificato, che porti ad un miglioramento della vita delle famiglie dal punto di vista del lavoro, del benessere e dei servizi pubblici.
E’ stata persa l’occasione dell’utilizzo dello strumento di variante per inserire nuove funzioni per quelle aree.
Quindi siamo di fronte ad un semplice riuso di un proprietario e una parte di riuso ceduto alla collettività sotto forma di verde pubblico, ma un ente pubblico, in questo caso l'amministrazione comunale, ha il dovere di usare i propri poteri per pianificare. E' proprio sulla pianificazione che si giocano le sorti delle elezioni. Chi non pianifica, chi non risponde alle nuove esigenze dei cittadini, viene sconfitto.
Siamo nell'era che ha attribuito grande valore allo spazio digitale e di conseguenza la terra lo perde, spesso si abbandona, ed è solo attraverso la rigenerazione urbana che l’uomo sta tentando di rimettersi in relazione con la terra e la natura e questo, anche se sembrerà strano, lo deve fare attraverso attribuzioni d’uso del suolo.
Per questo bisogna parlare di buon uso del suolo piuttosto che di consumo del suolo, tra l’altro quest’ultimo lo si può annoverare solo in parte tra le tipologie di consumo irreversibile. Pensiamo infatti al possibile utilizzo della demolizione e conseguente trasferimento di indice e alla ristrutturazione urbanistica.
Pensando invece alla prefabbricazione, oggi possiamo immaginare costruzioni e spazi minimi che si trasformano e possono avere altre funzioni. In questo modo possiamo utilizzare lo stesso suolo per tante funzioni diverse, o anche semplicemente smontare una casa e ricostruirla da un'altra parte, magari sotto forma di un’altra struttura. Concetto che potrebbe essere utilizzato prevalentemente in ambito turistico e ricettivo.
Ma questo è un lavoro che deve essere fatto con una forte partecipazione dei cittadini che, lanciando idee e progetti volti alla transizione verde e allo sviluppo sostenibile, mettano nelle condizioni le amministrazioni di inserire nei puc nuovi modelli di pianificazione.
Questo lavoro che passa attraverso le iniziative di tutti sarà fondamentale per l’economia del futuro.
E’ molto impegnativo ma sono convinto che la nuova Sindaca, Piera Sommovigo, che si è già espressa in favore della costruzione di reti collaborative tra associazioni di categoria e cittadinanza sarà assolutamente in grado di sviluppare.
Giacomo Paladini
candidato lista Avanti Insieme - Civici Europeisti