Ho richiesto la convocazione dei Sindacati in Commissione, per approfondire le problematiche occupazionali, che hanno pubblicamente sollevato, riguardanti le 120 OSS di Coopservice, che a breve verranno licenziate, ed il nuovo appalto per i servizi cimiteriali che il Comune della Spezia ha pianificato di recente.
La vicenda OSS è nota.
Toti, nonostante abbia gli strumenti normativi per salvaguardare l’occupazione delle 120 unità rimaste escluse dal concorso, non ha ancora messo in moto quelle azioni che chiediamo da tempo: uno studio che definisca il fabbisogno reale di ASL5 - ben superiore al numero di OSS assunte attraverso il concorso -, insieme ad una ricognizione sul territorio, per capire se, nelle strutture convenzionate con ASL, si ha necessità di operatori sociosanitari.
All’immobilismo della Regione, si è aggiunto il totale silenzio di Peracchini, che, anche tutt’oggi, mentre continua a presenziare a inaugurazione di opere pubbliche di altri Enti, non presta il minimo interesse ad una situazione che vedrà nostri concittadini perdere il lavoro, dopo vent’anni spesi nell’assistenza ai malati spezzini, e dopo essersi sentiti chiamati eroi, durante la pandemia.
L’appalto dei servizi cimiteriali è invece una novità che abbiamo appreso recentemente, e sulla quale abbiamo letto l’accusa lanciata all’Amministrazione ed all’Assessore Ivani di aver disatteso gli impegni promessi circa la clausola sociale da inserire nel bando, ai fini di una continuità occupazionale del personale e del mantenimento delle attuali condizioni economico-normative.
Un disimpegno che potrebbe essere addirittura segnalato alle Autorità competenti.
Le vicende possono trasformarsi in vere e proprie bombe sociali, e mettere in difficoltà numerose famiglie spezzine. Una macchia addosso al centrodestra spezzino che chiude il mandato avendo sulle spalle queste gravi problematiche irrisolte.