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Consiglio comunale ancora diviso sulla sanità: NO al tavolo tecnico-politico In evidenza

di Elena Voltolini - Vaira: "Reale bisogno degli operatori sanitari, che sono allo stremo". La maggioranza: "Non serve, c'è già la Commissione" e presenta un proprio ordine del giorno, che passa.


La sanità spezzina ed i suoi problemi sono tornati al centro del dibattito in Consiglio Comunale e, ancora una volta, lo hanno diviso. Se, infatti, tutti concordano sulla complessità e criticità della situazione, si scontrano poi sia sull'attribuzione della responsabilità che sulle strade da intraprendere ora per migliorare le cose.
A riportare il confronto sulla sanità è una mozione del Consigliere Comunale di AvantInsieme, e oncologo, Franco Vaira, da lui illustrata con grande partecipazione emotiva e presentata come una sorta di ultima occasione della politica per dare una risposta agli operatori del settore sanitario, di ogni livello, ormai allo stremo.

 

“Lo scorso anno - esordisce Vaira - ci sono state due manifestazioni dei sanitari davanti ai cancelli del Sant'Andrea. In 35 anni non avevo mai visto una manifestazione dei medici non per questioni di richieste salariali o simili, ma per palesare a tutti la propria stanchezza e frustrazione. Sono stati gesti eclatanti, ma non ci sono state idonee risposte”.
“I dirigenti di ASL5 sembrano rassegnati a considerare la sanità spezzina una sanità di serie B e sembrano preoccuparsi di più di non disturbare il manovratore che di mettere in atto iniziative per migliorare la situazione per i pazienti”.

Una situazione, quella della sanità spezzina, che Vaira descrive come “insostenibile” e a supporto della sua affermazione cita alcuni dati: “Nella nostra provincia c'è il 30% di personale sanitario in meno rispetto alla media regionale, mancano al'appello 50 medici in ospedale, ospedale dove nel 2019 c'erano 510 posti letto, e già erano insufficienti, ed ora ne sono rimasti 420. Periodicamente dobbiamo prendere atto delle dimissioni di validissimi medici e primari e, di recente, ci sono stati anche medici che si sono autosospesi per protesta”.

Vaira sottolinea: “Si risponde alla carenza di personale aumentando i carichi di lavoro, riducendo i servizi, persino dettando un tempo massimo per ogni prestazione ed affidandosi ai privati, una scorciatoia peraltro costosa e pericolosa. Non si investe su nuovi assunzioni, ma si garantisce ai privati una fetta consistente delle risorse disponibili”.

Vaira conclude il proprio intervento con un vero e proprio appello ai colleghi, per convincerli a sostenere la propria mozione: “Confido nel vostro coraggio di andare oltre le convenienze politiche. Questa è la battaglia di tutti gli spezzini per avere una sanità adeguata. Vi chiedo di dimostrare di essere spezzini al servizio degli spezzini”.

Ma che cosa chiede, nello specifico, la mozione?
La costituzione di “un tavolo tecnico-politico allo scopo di affrontare nel dettaglio le criticità della sanità spezzina e proporre alla Dirigenza dell'ASL le iniziative che verranno ritenute idonee per migliorare lo stato delle cose”. Il tavolo dovrebbe essere composto dal sindaco, dai capigruppo del Consiglio Comunale, dai sindacati, dal Direttore Generale, Sanitario e Amministrativo dell'ASL e da un rappresentante del Tribunale del Malato.


Dopo la sospensione richiesta dal Consigliere Frascatore, viene presentato sul tema un ordine del giorno della maggioranza.

Inizia poi la discussione, con l'intervento del Consigliere del Partito Democratico Marco Raffaelli: “Spesso abbiamo portato questioni sanitarie in consiglio comunale, ma abbiamo trovato di fronte un mero di gomma. Questa mozione non fa altro che mostrare i nodi che non potevano che arrivare al pettine. Per quanto riguarda il personale, ad esempio, nella Toscana nord ovest da inizio anno ci sono state 195 assunzioni a tempo indeterminato, mentre qui non riusciamo a salvaguardare neppure le professionalità che ci sono. Per non citare poi tutta la vicenda del Felettino Ora abbiamo la possibilità di votare, tutti, questo documento e istituire una sede nella quale sviscerare questi problemi”.

“Sono stato spesso critico sulle tematiche sanitarie” - risponde a Vaira il Consigliere Cenerini (Lista Toti - Forza Italia) – Non sono uno asservito. A Vaira chiedo: nei 10 anni della giunta Burlando lei dove era? E al PD dico che sulla sanità non dovrebbe proprio parlare. Burlando non ha fatto nulla per la sanità spezzina e per l'ospedale Felettino. La destra ha ereditato un disastro che ha condizionato i primi 5 anni della giunta Toti. Di tavoli tecnici ne abbiamo visti a decine fatti dalla sinistra, ma non sono la soluzione. Sono d'accordo su tantissime cose che ha detto Vaira, ma non sulle soluzioni. Credo che un tavolo permanente non sia la risposta agli operatori sanitari”.

Il Consigliere Massimo Lombardi (Spezia Bene Comune - Partito della Rifondazione Comunista) sottolinea la partecipazione emotiva del Dottor Vaira alla mozione ed invita i colleghi ad andare al di là dello scontro tra schieramenti: “Ho molto apprezzato il contenuto della mozione di Vaira ed in particolare la sua esposizione perchè è evidente come il Consigliere Vaira, con il suo coinvolgimento visto il suo ruolo di medico, ha voluto rivolgere un appello accorato, guardando alla situazione proprio dal punto di vista del professionista della sanità. Devono essere rimandate al mittente le accuse di faziosità della mozione. La mozione fa un importante focus non tanto sulle strutture della sanità, ma sul personale della sanità: parla della carenza di personale, che è uno dei problemi più importanti della sanità sul territorio. Questa mozione guarda al domani ed è questo l'atteggiamento che dobbiamo avere: secondo me merita attenzione e ascolto. La politica deve traguardare il futuro, basta con il rimpallarsi le responsabilità del passato. A mio avviso bisogna valutare anche come ridisegnare la sanità a livello gestionale”.

L'invito a guardare non indietro ma avanti arriva anche da Guido Melley (LeAli a Spezia): “Penso che i problemi attuali vengano dal passato e siano il frutto di scelte ed errori, anche a livello regionale e nazionale. Credo però anche che la gente ci chieda di assumere delle posizioni, non di recriminare sempre quello che è stato. Invece, ancora una volta, nella maggioranza prevale l'intento di difendere la giunta regionale. Non è difendibile, come non lo era la giunta precedente. Chiunque sia a governare la città e chiunque sia a governare la regione, bisogna ridurre lo squilibrio tra la nostra asl e le altre asl liguri.
La proposta non può essere quella dell'ordine del giorno che avete presentato come maggioranza. Spero che il prossimo sindaco e consiglio comunale abbiano la voglia di invertire il modo in cui il Comune agisce sulla sanità, assumendosi molte più responsabilità e confrontandosi e scontrandosi tutti i giorni con la Regione ed Asl, coinvolgendo anche i cittadini”.

“Nelle premesse si può essere d'accordo con Vaira, conosciamo la situazione della sanità spezzina, lo dico da ex direttore del distretto socio sanitario di Sarzana – commenta il Consigliere di Cambiamo Enzo Ceragioli - Questa situazione parte da lontano: si dovrebbe fare un tavolo tecnico, questo sì, per capire come si è arrivati alle condizioni in cui versa la sanità spezzina oggi, ulteriormente aggravate da 2 anni di pandemia, che hanno bloccato molte cose. Ora fare un tavolo tecnico-politico penso che non serva a nulla se non a fare propaganda: l'intervento del collega Raffaelli lo ha confermato. Pensate davvero che l'azienda sanitaria parteciperebbe? Io ne ho visti di tavoli tecnici e non hanno portato a nulla. Abbiamo un organo che è la Commissione, usiamo quello”.

Posizione ribadita dalla Consigliera di Fratelli d'Italia Barbara Cidale: “Giusto che questi argomenti vengano portati all'attenzione dei cittadini, ma bisogna farlo nelle sedi adeguate, che già ci sono: la IV Commissione è il luogo deputato a farlo”.

A questo si collega l'intervento della Consigliera di Italia Viva Federica Pecunia: “Mi fa specie che lei venga a dirci che vadano usate le Commissioni consiliari: dal 2017 chiediamo di aprire una commissione temporanea per analizzare le questioni sanitarie. Da tempo serve un focus sulla sanità spezzina, non capisco chi si ostina a negarlo”.

L'attuale Presidente della IV commissione, Oscar Teja (Cambiamo), ribatte: “A furia di fare tavoli diventiamo falegnami. Esiste già un tavolo tecnico che è la Commissione. La sede in cui approfondire queste tematiche c'è già”.

Controbatte Roberto Centi (LeAli a Spezia – lista Sansa): “Se fosse bastata la IV Commissione non saremmo qui a discutere di questa mozione che il Consigliere Vaira ha espresso con tale coinvolgimento. I dati sono tragici. La ASL 2 savonese ha un rapporto abitante / personale di 58,75 la nostra ASL 5, invece, di 93,86, quasi la metà. Le asl periferiche sono le più bistrattate perchè Genova accentra, e possiamo dirlo, lo faceva anche durante la giunta Burlando”. Sull'odg della maggioranza afferma: “Nel documento si dice che, visto che con il PNRR saranno investiti 189 milioni per la sanità ligure e di conseguenza una parte per la nostra sanità... Che cosa vuol dire e di conseguenza una parte? il problema è quanto”.

Contro la mozione di Vaira e a sostegno dell'ordine del giorno della maggioranza, interviene Emanuele Corbani (Spezia Vince con Peracchini Sindaco) che così sintetizza ciò che separa, a suoi dire, le due proposte: “Se l'opposizione vuole fare un esercizio di stile si accomodi, ma la maggioranza ha l'onore e l'onere di risolvere le cose. Da qui il nostro ordine del giorno: invito l'opposizione ad abbandonare l'idea del tavolo tecnico e sostenerlo, visto che impegna l'amministrazione ad agire nelle sedi e con gli interlocutori che davvero possono fare qualcosa di concreto”.

“Non capisco la riluttanza al tavolo tecnico-politico, che ritengo sarebbe più operativo rispetto anche alla Commissione temporanea che era stata richiesta. Il Covid ha amplificato problemi che già c'erano, ma siamo sempre a parlarne perchè una soluzione non si è mai trovata”, ha affermato la Consigliera del Movimento Cinque Stelle Jessica De Muro.

Il Consigliere Frascatore (Cambiamo) ribadisce: "Da parte del mio gruppo non c'è nessun arroccamento. Il mio voto contrario alla mozione è un voto di coscienza. Sono stato presidente della IV Commissione che ritengo abbia sempre svolto il suo ruolo. Penso che il tavolo non sia proficuo".


Dure, e sempre molto accorate, le conclusioni, nella replica, di Frano Vaira: "Sono deluso per questo arroccamento che fa parte di una vecchia politica che non mi appartiene. Io ho voluto portare qui le lamentale e le richieste dei sanitari. Credo che c'è un momento in cui ognuno di noi deve fare i conti con la nostra coscienza. Io vi dico che, davvero, gli operatori sanitari non ce la fanno più. La proposta del tavolo tecnico-politico nasce da un reale bisogno degli operatori sanitari, ma anche dei pazienti, per confrontarsi con le istituzioni. Non può essere la IV Commissione, il luogo in cui farlo: in Commissione si è auditi, si fa un intervento e si va a casa. Sanitari e cittadini chiedono di essere ascoltati e di dare anche il loro contributo. Credo che la mia proposta fosse l'ultima cosa ragionevole per aiutare la asl ad uscire da una situazione di imbarazzo, perchè ora gli operatori non andranno più a parlare con asl in quelle rare occasioni che vengono loro concesse.

 

L'ordine del giorno della maggioranza viene approvato con 21 voti favorevoli e 10 contrari.
Per la mozione di Vaira 20 voti contrari, 10 favorevoli ed un'astensione: è respinta.

 

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