Nella seduta di ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato la mozione presentata nelle scorse settimane dal consigliere Giulio Guerri, capogruppo del gruppo "Per la Nostra Città con Giulio Guerri" per chiedere la soluzione del problema rappresentato dai tanti casi di persone venutesi a ritrovare con il green pass scaduto o prossimo a scadere nonostante abbiano contratto il covid da poche settimane.
Nella mozione si evidenzia che si tratta di persone risultate positive nel periodo dell'ondata fra fine novembre e i primi di gennaio, "la cui positività, segnalata al medico di famiglia e da questi all'Asl5, non è tuttavia stata rilevata tempestivamente con un tampone "ufficiale", poiché in quei giorni il servizio era sovraccarico e i tamponi richiesti sono stati effettuati, in tanti casi, molti giorni dopo, quando ormai le persone si erano già negativizzate". Queste persone - si legge nel documento - "a causa del sistema di tracciamento ufficiale di fatto saltato, si ritrovano oggi, pur avendo avuto recentemente il covid, senza la certificazione che serve loro per lavorare, tenuto conto che la circolare del Ministero della Salute prevede un intervallo minimo di 4 mesi dall'avvenuta infezione prima di procedere alla terza dose di vaccino.
Si tratta evidentemente di una problematica dovuta a un vuoto nella normativa di riferimento e che è destinata a non ripresentarsi più, perché nel frattempo è stata attribuita la valenza di tamponi riconosciuti ufficialmente anche a quelli effettuati dalle farmacie e dai medici. Per le tante persone rimaste invece in questo limbo si rende opportuno un intervento che sani tale situazione, ad esempio accogliendo la proposta della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, che suggerisce di attribuire il riconoscimento di contagiati e quindi rinnovare il green pass (eventualmente a seguito di esame sierologico di conferma) a coloro che erano risultati positivi con tampone effettuato autonomamente o in farmacia ed erano stati segnalati all'Asl5 per essere sottoposti al tampone ufficiale."
La mozione approvata impegna il sindaco a sollecitare, anche con un'iniziativa all'interno di Anci, la risoluzione di questa anomalia - e dei conseguenti disagi - da parte delle Istituzioni competenti (Regione e Ministero della Salute), adottando quanto suggerito dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale.
