“Sono orata di questa nomina – commenta Lilli Lauro – che si inserisce in un anno, il 2022, indicato dalla Commissione Europea stessa come dedicato ai giovani e alle politiche che li riguardano. Sarà compito delle Istituzioni comunitarie organizzare con gli stati nazionali iniziative a tema, favorendo mobilità e soggiorni all’estero; i programmi Erasmus+ e Corpo europeo, inoltre, riceveranno 8 milioni di euro in più, al fine di aumentarne la partecipazione e migliorarne la qualità. Ulteriori finanziamenti saranno stanziati nel corso del 2022 e si discuterà su come mobilitare ulteriori fondi UE anche dopo l'anno in corso, al fine di creare un lascito di lunga durata”.
“I giovani – prosegue la consigliera Lauro – hanno sofferto parecchio le conseguenza della pandemia, per questo ritengo che adesso sia giusto sostenerli perché possano riprendere in mano la propria vita per costruire il proprio futuro, e nel mio ruolo mi impegnerò attivamente per questo. L'Anno europeo rappresenterà anche l’occasione per evidenziare le opportunità offerte alle nuove generazioni dalla transizione verde e da quella digitale e per sostenere il diritto a un'istruzione, una formazione e un apprendimento permanente di qualità e inclusivi. Credo che ognuno di noi, a seconda del proprio ruolo e delle proprie possibilità, debba portare il suo contributo per fare sì che le generazioni future possano avere un maggiore accesso ai processi decisionali e possano essere in grado di costruire il proprio avvenire in un mondo sempre migliore, maggiormente inclusivo e sempre più attento alle loro necessità. Come Istituzioni abbiamo il dovere di continuare a lavorare in questa direzione perché alle nuove generazioni vengano garantite più certezze e più opportunità. Sono i giovani il nostro investimento migliore”.