In Liguria, scopriamo che un farmaco salvavita, se richiesto fuori dall'orario di lavoro delle farmacie ospedaliere, diventa reperibile solo a pagamento. È quanto successo a una cittadina residente a Sarzana, che a mezzo stampa ha denunciato l’impossibilità di reperire un farmaco per il cuore con specifica prescrizione medica nella giornata di venerdì 31 dicembre. La farmacia dell'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, infatti, era già chiusa. E le farmacie territoriali, con la prescrizione medica, avrebbero potuto consegnarle il farmaco solo lunedì 3 gennaio, mentre a pagamento avrebbero potuto consegnarglielo la mattina successiva.
Qui non si tratta solo di un disservizio, ma di una grave carenza ospedaliera: un farmaco salvavita non dovrebbe sottostare a turni e ferie e soprattutto a quisquilie burocratiche.
La risposta dell’assessore competente all'interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale non ci ha convinto perché non ha risposto nel merito. Non abbiamo infatti chiesto le modalità di approvvigionamento dei farmaci alle strutture ospedaliere e gli orari di apertura delle relative farmacie. Abbiamo semmai sollevato il problema di una mancata erogazione che ha messo in seria difficoltà una cittadina che per avere quel farmaco il giorno dopo ha dovuto pagare di tasca propria 90 euro. E se la stessa fosse stata una paziente indigente?
Paolo Ugolini,
Consigliere regionale del M5S