"Il PD di Sarzana, come un bambino che è stato colto con le mani nella marmellata, le nasconde dietro la schiena e fa confusione per non rispondere alla vera domanda: perché ha mandato di nascosto una letterina al Ministero per chiedergli un ripensamento sugli storici 15 milioni destinati a Marinella? Una cosa è il progetto pubblico, vincitore del bando e finanziato dal MIT con quindici milioni di euro che prevede la rigenerazione di Marinella e, in particolare, la riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale pubblico e delle le reti tecnologiche, della fognatura, dell'illuminazione pubblica, dell'arredo urbano, una nuova passeggiata a mare, un nuovo Civic Center e la riqualificazione della scuola", così in un comunicato della maggioranza del Consiglio comunale di Sarzana.
"Tutte opere e opportunità storiche per Marinella, già finanziate ma che evidentemente il PD di Sarzana ha sperato e spera fino all'ultimo di impedirne la realizzazione".
"Un'altra, sono le previsioni urbanistiche, quindi non opere già finanziate o che saranno realizzate ma previsioni, che nella proposta esaminata dal PD sono in riduzione rispetto al PRG vigente e deliberato proprio dal centrosinistra: insomma, si danno da soli dei cementificatori folli, essendo il loro stesso PRG vigente molto più impattante e cementificatore rispetto alla proposta di iniziativa privata che hanno esaminato, e che comunque come qualsiasi eventuale variante di iniziativa privata dovrà essere portata in consiglio comunale e discussa alla luce del sole, non nell'ombra di strane letterine inviate a Ministeri finanziatori".
"Il PD a Sarzana è il partito del cemento, delle opere incompiute, del Botta, dei milioni di debiti, delle società fallite, della Marinella soffocata nel cemento prima e nell'immobilismo poi: da oggi è anche il partito che ha tentato, nel modo più meschino, di impedire opportunità di sviluppo storiche e straordinarie per la città, contro gli stessi interessi dei sarzanesi. Ora, che non siano d'accordo con lo sviluppo di Marinella è folle ma purtroppo legittimo; che tentino nell'ombra di fermarlo per rivendicare un fallimento dell'amministrazione no".
"Resta la domanda: perché il PD di Sarzana non ha avuto il coraggio fino ad oggi di dire qualcosa, ma ha mandato nel silenzio una lettera al Ministero finanziatore per stimolarlo a un ripensamento che avrebbe un esito a dir poco sciagurato per la nostra città e per tutti i suoi cittadini? Su questo, ancora, nessuna risposta. Glielo chiederemo noi, a questo punto, in consiglio comunale: quell'assise che è di tutti i cittadini sarzanesi e che hanno evitato, fino ad oggi, come la peste".