“Il Presidente nonché Assessore alla sanità Toti ha fortemente voluto un Accordo Quadro con diverse strutture della sanità privata per implementare la campagna di vaccinazione e le Asl territoriali hanno dovuto allinearsi alle decisioni regionali. Alla Spezia la nostra Asl starebbe ricorrendo ad una “trattativa privata” in particolare con una nuova realtà da poco sbarcata in città, la Casa della Salute di via del Popolo, fondata dal genovese Marco Fertonani ed acquisita di recente da un grande gruppo immobiliare e finanziario come Italmobiliare della famiglia Pesenti. Si tratta di una società per azioni che sta sviluppando poliambulatori in giro per la Liguria, offendo servizi e prestazioni diagnostiche a prezzi molto bassi in base allo slogan “1 euro in meno del ticket”.
Tra questa struttura e l’Asl starebbe per essere siglato un contratto che prevederebbe l’affidamento di una linea di vaccinazione “in esclusiva” per i prossimi mesi da svolgersi presso l’hub pubblico allestito a Sarzana e con costi e tariffe ancora non chiare ne’ tanto meno deliberate.”
Così Guido Melley, LeAli a Spezia/Lista Sansa, che continua: “Nessuno discute l’urgenza di potenziare la campagna di vaccinazione specie per le terze dosi e per l’ottenimento del Super Green Pass su vasta scala. E vista la cronica carenza di medici ed infermieri nella nostra Asl è risultato inevitabile il costante ricorso alle prestazioni dei privati anche in questa drammatica pandemia. Così come nessuno mette in discussione i legittimi interessi di impresa che persegue la Casa della Salute spa come altre realtà del settore.
Dobbiamo però fare attenzione al rischio reale di una escalation dei costi per l’affidamento a terzi delle vaccinazioni, con pesanti ricadute sul bilancio della nostra Asl; e restano anche gli interrogativi sulle modalità di “selezione“ della Casa della Salute quale partner operativo in loco: una libera scelta di mercato oppure l’ennesimo “affare” concepito dai poteri forti genovesi sulla pelle della nostra sanità locale?
Per questo chiedo all’Asl di chiarire rapidamente cosa stia bollendo in pentola e farebbe piacere sapere anche cosa ne pensi il nostro Sindaco: perché la campagna di vaccinazione non può essere un problema solo “familiare” del primo cittadino, ma riguarda una efficace organizzazione del servizio nel rispetto anche dei principi di economicità e trasparenza.”