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"Sull'ospedale del Felettino si vada oltre la propaganda" In evidenza

Le perplessità di Articolo Uno.

L'area di cantiere del nuovo Felettino L'area di cantiere del nuovo Felettino

 

Si capisce perché un Sindaco deludente ed in scadenza di mandato, affiancato dal Presidente della Regione in affanno programmatico, ricorrono all'enfasi della propaganda sul tema del nuovo ospedale del quale è ancora assai lontano l'inizio dei lavori.
Si ricorre alla propaganda per far dimenticare gli anni – troppi - persi senza nulla realizzare ed anche per stendere un velo sul notevole incremento dei costi lievitati considerevolmente proprio a causa dei ritardi accumulati.

Qualcosa in realtà si è ottenuto: una bozza di Convenzione ed un'ipotesi di procedura per la realizzazione dell'ospedale è giunta infine alla valutazione del Governo. Che sull'analisi su tale documentazione si è espresso ai sensi di legge. L'analisi sulla fattibilità economica, sulla sua sostenibilità, sulle ipotesi delle modalità operative è stata compiuta dal Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avvalendosi anche dell'apposito Ispettorato della Ragioneria Generale dello Stato.

L'analisi è impietosa ed anche severa sui redattori della Regione Liguria. Ma è evidente la volontà del Governo di favorire la costruzione dell'opera, indicando i modi e le forme per riformulare le valutazioni regionali, superando le vere e proprie illegittimità, per evitare i rischi assai corposi e prevedibili di onerosi contenziosi a tutto danno della Regione e dell'Asl 5 e quindi dell'intera cittadinanza di questa nostra provincia. Sembrerebbe che la manovra finanziaria sia stata concepita e poi scritta dagli azionisti del partner privato anziché dalla Pubblica Amministrazione regionale. Si spera che ciò derivi solo da inadeguatezza istituzionale, da ignoranza delle leggi vigenti, da gravi superficialità. E' evidente che la capacità amministrativa della Regione Liguria, dei suoi reggitori e della sua dirigenza è caduta a livelli assai preoccupanti. Si capisce anche che i Sindaci del territorio dell'Asl sono stati tenuti all'oscuro di tutto né fin qui hanno potuto esercitare alcun ruolo di partecipazione e controllo anche a tutela degli interessi dei cittadini che essi rappresentano. Sono stati tenuti distanti né coinvolti in alcun modo.

Ci pare che sia ora venuto il momento che essi parlino, si occupino di cose di loro stretta pertinenza (se non altro come membri dell'Assemblea dell'ASL 5). Ora lo possono fare anche avvalendosi del giudizio e delle sollecitazioni del Dipartimento Economia della Presidenza del Consiglio.e sentendo l'opinione dei propri Consigli Comunali, dei propri esperti.

L'ospedale si deve fare, al più presto e bene. A tal fine occorre che la Regione e l'Asl riflettano bene sulle numerose segnalazioni dei rischi e conseguenze. Facciano ciò con puntualità e precauzione. E' l'unico modo per evitare altri intoppi, disastri o contenziosi giudiziari in cui il bene pubblico, e quindi i cittadini, hanno tutto da perdere.

Oltre alla necessità di cancellare le palesi illegittimità segnalate, evidenziamo tra le varie e tutte significative osservazioni questi passaggi:
“Lo schema di Convenzione prevede che il riequilibrio del PEF (Piano Economico Finanziario) avvenga con riferimento al TIR degli Azionisti, che è calcolato con riferimento al flusso dei dividendi, la cui distribuzione risente delle scelte discrezionali dell'operatore economico. Si suggerisce di modificare tale clausula prevedendo che il riequilibrio avvenga con riferimento al TIR di progetto”.

Assieme a questa segnaliamo un'altra specifica raccomandazione: “Si raccomanda che la stazione appaltante utilizzi input rappresentativi del costo del capitale proprio tali da mitigare il rischio di sovrastima del canone pubblico a ripagare gli investimenti....Utilizzi un costo del capitale di debito aderente alle condizioni di finanziamento bancario...valuti, in oni caso, l'utilizzo di meccanismi competitivi he in fase di gara permettano l'ottimizzazione delle risorse pubbliche impiegate". Questo in aderenza con quanto in altre parti della nota si afferma (2° Cap): “Ne deriva che il bando di gara deve enunciare espressamente i criteri di aggiudicazione, il loro ordine di importanza (Art.183, comma 6, del Codice) e prevedere un adeguato sistema di ponderazione dei predetti criteri, articolati sulla qualità dei servizi offerti, le loro caratteristiche tecniche, prestazionali e i relativi costi.”

Abbiamo fin qui espresso solo alcuni tra gli aspetti essenziali e prioritari per tener fermo l'obiettivo di dotarci in tempi non eccessivi, comunque non inferiori ai 5 o 6 anni, del nuovo ospedale. Assieme a ciò riaffermiamo l'esigenza di impedire un gravoso ed insostenibile carico finanziario sul bilancio dell'ASL per 25 anni. L'Asl5 già oggi versa in condizioni di disastroso finanziamento da parte della Regione, ben al di sotto di quanto eroga a tutte le altre Asl liguri che possono contare di più servizi sanitari e di una ben maggiore dotazione di personale. Da anni vogliamo il nuovo ospedale che non comporti il rischio della desertificazione dell'intera sanità pubblica spezzina.

Articolo 1 - Coordinamento provinciale

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