"C'è qualcuno che soffia sul fuoco dell'incertezza per alimentare equivoci su una situazione che invece appare già ben chiara e definita. - dichiara Daniela Menini, consigliera regionale della Lista Toti Liguria - Chi sostiene che sia Regione Liguria a dover prendere una posizione circa la chiusura della centrale a carbone della Spezia o non conosce l'argomento che sta affrontando o, più semplicemente, è in malafede".
"Regione ha già preso una posizione chiara e netta esprimendosi a favore della chiusura della centrale, ma è il Governo che deve prendere una decisione in merito e, al momento, non lo ha ancora fatto. - prosegue ancora la consigliera arancione - A tal proposito Andrea Orlando, che cinque anni fa era ministro dell'Ambiente, ha avuto l'occasione per chiuderla e invece autorizzò Enel a rimanere fino al 2028. Giova ricordare, inoltre, che il turbo gas come scelta strategica del Governo è stata votata da tutti i partiti di centrosinistra che in quel momento erano maggioranza di Governo. Appare strano che oggi sconfessino la loro volontà cercando di addossare le loro colpe alla Regione Liguria".
"Quanto al question time di ieri in Parlamento del ministro Cingolani, non è emerso nulla di nuovo rispetto a quanto già non sapessimo: il sito ha le caratteristiche necessarie per ottenere l'autorizzazione tecnica per trasformare l'attuale centrale a carbone in un gruppo a turbo gas, la scelta però, come detto, spetta a chi governa il Paese, il Comune di Spezia e la Regione si sono già espresse a favore della chiusura della centrale Enel. - conclude la consigliera spezzina - La nostra città sta pagando ancora oggi, dunque, le scelte sbagliate di quella parte politica che poteva cambiare le cose e che invece non l'ha fatto, cercando di addossare la colpa a chi è venuto dopo. Siamo ancora in tempo per cambiare, ma bisogna farlo nel minor tempo possibile ed è per questo che esorto il Governo a intervenire".