Abbiamo appreso con attenzione e con responsabilità le parole del neo segretario della CGIL sarzanese, Stefano Bettalli, al quale rivolgiamo il nostro più sentito augurio di buon lavoro. Ne ha davvero bisogno in una situazione socio-economica devastante come quella della Val di Magra.
Bettalli ha pienamente ragione sul tema turistico. Rifondazione comunista ritiene fondamentale, per il rilancio dell'edilizia, un piano di recupero e di ristrutturazione, per finalizzare una ricettività diffusa, tuttavia è evidente che prima i molti comuni della val di Magra dovranno dotarsi di strumenti urbanistici, ad oggi molti dei quali scaduti. Riteniamo inoltre ci sia bisogno di un approfondimento più articolato delle possibilità occupazionali enormi che potrebbe dare un rilancio dell'agricoltura locale, della messa in sicurezza del territorio, attraverso opere di prevenzione e di manutenzione.
Riteniamo invece che sia sbagliato ed anacronistico inseguire devastanti operazioni per il territorio già ampiamente devastato, il Progetto Marinella in primis. Si tratta di una proposta che stravolgerebbe ulteriormente una piana a vocazione agricola, che necessiterebbe di una forte messa in salvaguardia, non di altre colate di cemento, senza avere, peraltro, alcuna certezza sulle ricadute occupazionali in termini di lavoro stabile e sicuro e non precario e sottopagato.
Non è con nuova cementificazione che si esce dalla crisi. La stessa CGIL FILLEA, con l'Osservatorio Nazionale Territorio e Aree Urbane, ha lanciato la proposta di ridurre entro il 2020 il consumo di suolo in Italia di almeno il 50%, e che da subito tutte le decisioni sull'edificazione dipendente dalle pubbliche amministrazioni, a qualsiasi titolo destinati, siano costruite solo su terreno impermeabilizzato, possibilmente già di proprietà pubblica. Anche il neo ministro Orlando ha dichiarato più volte che tra le priorità del nostro paese c'è la messa in sicurezza idrogeologica del territorio e l'arresto del consumo di suolo.
Ci si confronti allora al più presto su come agevolare l'accesso dei giovani al Fondo che eroga finanziamenti a tasso agevolato per progetti e interventi nei settori della green economy, in settori di attività di messa in sicurezza idrogeologico e sismico, o si segua il percorso virtuoso della Regione Toscana, che ha istituito come noto il progetto Giovanisì, incentivando la possibilità di effettuare tirocini e praticantati in realtà pubbliche e private.
Le alternativi ci sono, basta dire no agli scempi, si ad una prospettiva sostenibile, sia in termini di contratti, di qualità del lavoro di diritti dei lavoratori, sia in termini di compatibilità ambientale.
Segreteria prov.le PRC La Spezia
Pubblicato il: 04-07-2013
Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.
Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.