“Regione Liguria ha autorizzato il biodigestore di Saliceti ignorando non solo i cittadini che si vedranno costruire questo mostro in casa, ma addirittura scegliendo di ignorare il dolore e i disastri causati dall'alluvione del 2011, chiara conseguenza di troppe scelte scellerate che hanno ferito il territorio rendendolo debole. E continua imperterrita a ignorare i rischi latenti ma risaputi che questo impianto rappresenterà per aria, acqua e dunque salute. Il sito su cui l’Ente governata dal centrodestra e Recos hanno messo gli occhi non è assolutamente a rischio zero di contaminazione. Anzi! Ricordiamo che lo si vuole installare su un territorio in cui ci sono i pozzi di acqua potabile per l'intera provincia”, lo afferma il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Paolo Ugolini.
L'esponente pentastellato ricorda la Commissione dello scorso ottobre in cui erano emerse importanti novità: “Nella recente audizione della competente Commissione, associazioni e comitati ambientalisti hanno sollevato tre problematiche non affrontate adeguatamente dall’istruttoria che ha portato al rilascio del PAUR del progetto in oggetto. Uno: le mappe aggiornate nel 2019 mostrano che il sito si trova alla confluenza di ben quattro “faglie attive e capaci” (nonostante ciò, il servizio geologico del Dipartimento Ambiente della Regione, ha dato parere favorevole al progetto senza adeguate valutazione dell’attualità della cartografia allegata). Due: nel caso dell'area di Saliceti la valutazione del rischio idrogeologico legato alle possibili inondazioni potrebbe risultare ampiamente sottostimata (il sito dove dovrebbe sorgere l'impianto appare allagato per la risalita della falda oltre il piano campagna a seguito dell'esondazione del fiume Magra che ha interessato anche il vicino casello autostradale). Tre: il rischio biodiversità come affrontato anche dal citato Parere dell’Ente Parco Regionale Montemarcello Magra Vara non è stato adeguatamente valutato”.
“Come M5S e consigliere eletto nella circoscrizione della Spezia sarò al fianco dei Comuni e delle associazioni (Coordinamento No Biodigestore Saliceti, Sarzana Che botta!, Acqua bene Comune, Italia Nostra e CittadinanzAttiva) al presidio di 24 ore in programma sabato 20 novembre”, annunia Ugolini.
“Fa sorridere la Regione quando si erge a difensore della volontà dei Comuni solo quando le fa comodo. È al loro fianco, ad esempio, quando esprimono contrarietà alla riperimetrazione del Parco nazionale di Portofino perché questa disturba cacciatori e affaristi del cemento. Fa invece spallucce quando un congruo numero di Comuni esprime preoccupazione in merito a un progetto chiaramente pericoloso per il territorio ma innegabilmente ghiotto per il business a favore dei soliti grandi gruppi, con cui il centrodestra regionale continua a tessere trama e ordito”, conclude il Consigliere del MoVimento 5 Stelle Liguria.