“La sentenza del Consiglio di Stato sulla proroga solo fino al 2023 delle concessioni balneari è folle soprattutto perché rende migliaia di aziende ostaggio della magistratura amministrativa. Tutto questo è stato possibile a causa del lassismo di una politica che, per tanti anni, è stata indecisa, superficiale e chiacchierona determinando la scadenza delle concessioni demaniali marino-marittime tra due anni. Questo è un colpo forte contro migliaia di aziende familiari che vedono messa in discussione la loro storia e anni di lavoro e di impegno sulle nostre coste”. Lo dice il coordinatore del tavolo interregionale del Demanio oltreché assessore di Regione Liguria Marco Scajola in merito alla sentenza del Consiglio di Stato sulla proroga delle concessioni balneari solo fino al 2023.
“In questi anni in più occasioni – prosegue l’assessore Scajola - ho gridato che il governo non perdesse tempo e non aspettasse le sentenze, ma si adoperasse per risolvere la situazione, purtroppo questa sentenza mi dà ragione. Mai io credo e voglio credere nella politica seria e nelle Istituzioni”.
“Siamo dell’idea – conclude Scajola – che se il governo vuole, può ancora intervenire anche alla luce di questa pesante sentenza, per dare comunque stabilità e certezze a un comparto che non merita questo trattamento e che non merita di veder il proprio lavoro e i propri sacrifici e investimenti economici, familiari e sociali messi violentemente in discussione e ridimensionati come purtroppo accaduto oggi. Per quanto mi riguarda come coordinatore del tavolo interregionale sul Demanio riunirò nei prossimi giorni le regioni per fare il punto e per essere propositivi nei confronti di migliaia di famiglie di lavoratori italiani”.