"Se facessimo il conto di quante cose Peracchini, da inizio mandato, ha detto di voler mettere in calata Paita non basterebbe il porto intero.
In attesa di vedere nascere la stazione crocieristica ad opera dell'Autorità di Sistema Portuale e delle compagnie che si sono unite per questo obiettivo, il Sindaco della Spezia ha pensato, prima di posizionarci alcuni istituti scolastici, in ultimo una spiaggia, per poi stupire tutti con la volontà più recente di trasferirci la movida con tanto di bando per posizionarci alcune attività commerciali, quasi che pagasse il comune i debiti e gli impegni di chi ha investito nelle attuali locazioni.
Peracchini ne ha dette tante ormai che c'è da aspettarsi che di qui a Natale, in preda a un furore di “candidite”, il primo cittadino ne spari altre ancora." Interviene così il consigliere comunale di Forza Italia Massimo Baldino Caratozzolo commentando le volontà che emergono da palazzo Civico.
"La movida è certamente un problema per i cittadini del centro storico e in questi anni non ho mai dimenticato di denunciare i più incresciosi fatti accaduti, ma non ho neppure mai dimenticato che la movida è anche una risorsa economica per le ormai centinaia di attività che proprio nel centro storico producono reddito oltre che per i proprietari dei fondi commerciali.
I tanti episodi di violenza, di spaccio e la mancanza di decoro, non si risolvono spostando il problema nella zona portuale che si vuole restituire alla città, bensì si risolvono a monte con interventi utile a bloccare e punire chi delinque e chi da questa micro criminalità trae proventi e benefici. Si risolvono con interventi e numeri adeguati da parte delle forze preposte che devono saper controllare il “fenomeno Movida” esattamente come si fa ogni volta che si gioca allo stadio una partita di calcio
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Quindi è chiaro che trasferirla in un luogo isolato e nell'ambito portuale se mai crei condizioni in cui è ancora più facile delinquere" - prosegue Baldino. "Mi chiedo poi se gli operatori siano stati sentiti per condividere o meno questa scelta, oppure se siano stati saltati a pie pari così come avvenuto con il tavolo del turismo parlando di ipotetici accordi con le associazioni di categoria di cui il consiglio comunale non ne ha mai avuto nota.
I problemi - precisa Baldino - vanni risolti in cooperazione con chi vive ogni giorno il centro storico, non andando dietro a chi viene, per una parte o per l'altra, a lamentarsi con il sindaco dando così vita a provvedimenti ed azioni che ricordano una fortunato motivo in voga alla fine degli anni '80 : "C'è da spostare una macchina", che faceva "questa macchina qua devi metterla la" per poi spostarla ancora da un'altra parte, con Peracchini che assomiglia sempre più al cabarettista Francesco Salvi che ne era l'interprete.
Mi chiedo in ultimo se la volontà di spostare i festeggiamenti di fine anno alla Calata Paita siano farina del sacco del sindaco o di qualche suo consulente.
In entrambi i casi sfugge che, con una scelta di questo tipo, si finirebbe per spostare alcune decine di migliaia di persone dal centro storico, dove solitamente cenano e consumano durante i festeggiamenti, in una zona distante al punto tale da rendere vuote, anche se allietate da concertini, le zone del centro in cui gli operatori attendendo di recuperare le centinaia di migliaia di euro andate perdute con la chiusura pandemica."
