Si chiama dislessia politichese e colpisce soprattutto i politici di lungo corso come Giulio Guerri, nei palazzi della politica da ormai circa vent’anni. Da quando militava nel PD.
Prima cioè si fanno le cose poi le si critica. Perché la colpa è sempre altrui.
Parlo della sua evanescente critica alla introduzione dei monopattini in città. la cui immissione “ha comportato la nascita di un nuova fonte quotidiana di pericolo” (sue parole testuali)
Parole che condivido ci mancherebbe e infatti scrissi ciò già pochi giorni dopo che il Comune iniziò a noleggiarli rendendosi quindi correo di “questa nuova fonte di pericolo”. (per usare sempre le parole del Consigliere di maggioranza)
Mi chiedo però dove era Guerri quando tutto questo avveniva!
Il servizio di sharing dei monopattini elettrici è stato avviato nel Comune della Spezia a maggio 2020. Ricordo infatti al consigliere Guerri che ancor più importanti delle norme esiste una cosa chiamata etica e dunque almeno sotto questo aspetto c’è una certa differenza tra un privato cittadino che si compra un monopattino e va scorrazzare anche dove non potrebbe come sui marciapiedi della città e un Comune che tale mezzo mette a noleggio senza che prima vengano consolidate appunto le norme ora evocate dal caro Guerri.
Detto ciò io non demonizzerei troppo questo utilissimo mezzo altamente ecologico e se usato sapientemente utilissimo. Se mai constato che se le buone intenzioni del Sindaco erano quelle di mettere a disposizione degli spezzini una alternativa per i loro spostamenti di lavoro o personali in città lasciando ferma l’auto nei parcheggi, tali intenzioni sono state andate deluse visto che sui monopattini si vedono per lo più ragazzini che lo affittano per uso assolutamente ludico usandolo in modo assolutamente anarchico rispetto a ogni normativa che regolamenta il traffico oltre che la logica della civile convivenza .
Ci si va in due, ci si va contromano, ci si va sui marciapiedi, ci si infila nelle gallerie etc etc.
Mi chiedo perché intanto Guerri invece che fare discorsi astratti non solleciti dei controlli in questo senso da parte delle autorità preposte, visto che il sottoscritto li evoca da tempo.
Infine non si capisce bene chi dovrebbe normare l’argomento visto che Guerri sa bene che il tema presuppone una legge nazionale e l’amministrazione può certo emettere delle ordinanze. Ordinanze fragili però...in quanto si scontrerebbero proprio con la realtà nazionale.
Concludendo: se Guerri vuol dire qualcosa di concreto taccia e agisca da consigliere di maggioranza. Altrimenti se intende solo criticare l’adozione da parte della amministrazione spezzina di tali mezzi, mi pare una critica inutile e fuori tempo massimo
Massimo Baldino Caratozzolo
(Forza Italia)