“Il Sindaco è scivolato in un mondo talmente piano di fantasia, che è veramente arduo provare a rispondere o commentare quello che dichiara.
È evidente che se uno si appropria di azioni altrui, omettendo di riconoscere da dove provengano le risorse, o per cosa debbano essere impegnate - ultimo esempio: lo stanziamento degli aiuti al pagamento degli affitti, di iniziativa del Governo e non di certo di iniziativa di Peracchini; oppure porta avanti idee avute in eredità, e che mai hanno fatto parte della primogenitura del Sindaco; o addirittura si assegna meriti su imprese di altri soggetti - come promozione e salvezza dello Spezia in Serie A, che il Sindaco, per ben la seconda volta, dice di essere accadute anche per merito dell’Amministrazione -; ecco, se si fa tutto ciò, allora si possono raggiungere percentuali incredibili sulla realizzazione del programma da paese delle meraviglie.
Se per un attimo però diamo una scrollata al Sindaco, per provare a riportarlo alla realtà, allora gli potremmo far notare innanzitutto che, se ancora dopo 4 anni, continua a citare quelli di prima per deresponsabilizzarsi, è proprio perché sono coloro che non hanno futuro, a guardare solamente al passato.
Si potrebbe poi passare a citare tutte quelle opere che ha veramente scritto nel programma, ma che non è riuscito nemmeno ad iniziare. O perché bocciate dagli enti (Passerella di Viale Italia, Tunnel di Monesteroli, la piscina alla Morin) e dai cittadini (Piazza Cavour), o semplicemente per incapacità di rivestire il ruolo dell’amministratore (parcheggi in struttura, Ospedale del Felettino, riconversione dell’Area Enel con progetti alternativi alla centrale a gas, DMO per lo sviluppo turistico della città e investimenti nel settore con la tassa di soggiorno).
Ed infine far notare un aspetto ulteriore, che si aggiunge oggi a questo record di disastri: nel momento in cui l’Italia riceve 240 miliardi dall’Unione Europea, per essere spesi in tutti i settori socioeconomici del Paese, ed a cui possono attingere tutti gli Enti Pubblici (Governo nazionale, Regioni, Comuni), il Comune della Spezia non riesce a portare in Regione uno straccio di progetto o idea, per chiederne il finanziamento con il Recovery Fund.
L’unico Capoluogo in tutta la Liguria a fare scena muta, mentre agli altri qualcosa viene assegnato e distribuito per finanziare o infrastrutture, o servizi.
E quindi cos’hanno potuto sentire o vedere gli spezzini, in questi 5 anni?
Comunicati a squilli di trombe, e annesse prime pagine sui giornali, per annunciare interventi di semplice ed ordinaria amministrazione come: lo sfalcio di aree verdi, l’asfaltatura di 20 metri di strada, la pulizia dei portici, e via di questo tenore.
La base dell’agire amministrativo innalzato ad impresa, raggiunta con sforzo eroico. A questo si è ridotto il mandato Peracchini. Il nobel glielo dovrebbero dare davvero. Alla fisica. Per aver scoperto come applicare il principio del vuoto pneumatico alla gestione di un Ente pubblico.
Marco Raffaelli