Domani, domenica 9 Maggio, in diverse realtà del nostro Paese, il Partito Comunista Italiano, assieme alle altre forze politiche facenti parte il Coordinamento Nazionale delle Sinistre di Opposizione, promuove, compatibilmente con i limiti imposti dalla pandemia da Covid-19, un insieme di iniziative in presenza (presidi, flash-mob, volantinaggi, etc.) aperte alla più ampia partecipazione, volte a denunciare la crisi del Servizio Sanitario Nazionale, a rivendicarne il rilancio, ad affermare il diritto alla salute.
Nella nostra provincia saremo presenti per un volantinaggio, domattina, dalle 10,30, alla Spezia in Corso Cavour, angolo Via Sant'Antonio, e a Sarzana in Via Mazzini, nei pressi di Piazza Nicolò V.
Un'occasione importante per denunciare le politiche dei governi di centrodestra e di centrosinistra succedutisi da decenni alla guida del Paese, che all'insegna della cultura liberista ne portano la responsabilità, nonchè i processi di finanziarizzazione, di corporativizzazione, di aziendalizzazione e di privatizzazione della sanità che ne sono espressione, la logica del profitto sulla salute che ne è alla base, l'esito drammatico di tale processo sulla condizione dei più.
Il Governo Draghi, rappresentante dell'insieme delle classi dominanti e dei loro interessi, non intende cambiare nulla di tutto ciò, come dimostrano le scelte dallo stesso ad oggi attuate e che si preannunciano in materia, a partire dal recovery plan di imminente definizione.
Le iniziative del 9 Maggio rappresentano un'occasione importante per fare conoscere un'articolata piattaforma alternativa, che risponde agli interessi dei lavoratori, della maggioranza della società, possibile e necessaria assieme.
Una piattaforma che chiede innanzitutto di:
- - finanziare adeguatamente il SSN, anche attraverso una patrimoniale ordinaria e straordinaria sulle grandi ricchezze;
- - riportare la gestione della sanità in capo allo Stato;
- - dire NO all'aziendalizzazione e alla privatizzazione della sanità pubblica e di superare la sanità privata sostenuta dal pubblico;
- - garantire un polo pubblico di ricerca, produzione e distribuzione di farmaci e presidi medico chirurgici;
- - affermare un adeguato equilibrio tra strutture ospedaliere e territoriali;
- - concretizzare un diverso modello organizzativo-gestionale volto a soddisfare i bisogni dell'utenza;
- - incrementare e stabilizzare gli organici del personale sanitario valorizzandone anche economicamente la prestazione lavorativa;
- - dire basta ai ticket, ad ogni forma di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini.
Il 9 Maggio si configura pertanto come una prima importante iniziativa volta a dare risposte in ordine ad un tema, il diritto alla salute, sancito costituzionalmente, ma sempre più lontano dall'ottenere le necessarie risposte nell'interesse collettivo, contro il privilegio di pochi.
Cambiare si può, si deve!