"Il raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese è un'opera strategica e vitale per la nostra provincia, di cui si discute da molti anni e che è trasversalmente sostenuta da istituzioni, cittadini, operatori economici e portuali.
Vista la complessità dell'intervento e le ricadute positive, non solo relative al territorio spezzino ma anche alla parte emiliana, che la sua realizzazione comporterebbe, ritengo sia inaccettabile e riduttivo dare un giudizio sulla sua utilità guardando esclusivamente ai vantaggi di cui il proprio orticello beneficerebbe in caso di mancata realizzazione.
Il potenziamento di questo tracciato ferroviario migliorerebbe i collegamenti e i traffici in partenza da nostro porto e dalla nostra provincia lungo la pianura Padana, sino ad arrivare al Brennero e poi all'Europa, instaurando così un meccanismo virtuoso che porterebbe maggiore ricchezza a più territori e, in ultimo, al sistema paese nel suo complesso, perché la ricchezza genera ricchezza, per non parlare dei benefici in termini ambientali. Le infrastrutture, moderne, efficienti e sostenibili, sono un mezzo indispensabile per lo sviluppo economico di un paese, non a caso una quota importante del Pnrr dell'Italia verrà destinata a questo tema.
Non bisogna rimanere legati a vecchie logiche egoistiche e campanilistiche che portano a una visione miope dei problemi, dobbiamo aprire la nostra visione affinché l'economia riparta e le infrastrutture possono rappresentare un ottimo punto di partenza. La Pontremolese non è in discussione e la conferma viene dalla recente nomina di un commissario per la sua realizzazione e dall'inserimento dell'opera nel decreto previsto dallo sblocca cantieri e in tal senso solleciteremo ancora il governo affinché provveda allo stanziamento di ulteriori risorse".