"Patrick Zaki è detenuto in Egitto, senza un regolare processo, dal 7 febbraio 2020: la sua carcerazione è stata prorogata più volte con brevi periodi fino a superare ormai l'anno", così la nota di Giulia Seratini, presidente Anpi Lerici.
"Patrick, nel suo paese è stato un attivista per i diritti umani ed ha collaborato nella campagna elettorale di Khaled Ali, candidato alle presidenziali, poi costretto a ritirarsi, oggi sta forse pagando per queste sue posizioni".
"Nel 2019 aveva iniziato a frequentare un master all'Università di Bologna ed è stato arrestato mentre rientrava in Egitto per incontrare i genitori. Il suo avvocato ha denunciato il fatto che ha subito torture. Le accuse contro di lui di incitamento al terrorismo sono confuse e basate sostanzialmente su alcuni post pubblicati su Fb".
"L'Europarlamento ha approvato una risoluzione in sua difesa, così molti comuni italiani gli hanno conferito la cittadinanza onoraria. L'Anpi di Lerici ritiene che la detenzione di Zaki sia profondamente ingiusta".
"L'art. 21 della nostra Costituzione dice, tra l'altro che " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". In base a queste premesse riteniamo doveroso che anche il nostro Comune si unisca a quelli che hanno conferito a Zaki la cittadinanza onoraria".
"Molte sono le associazioni nazionali e internazionali che hanno lanciato appelli nel rispetto dei diritti umani, tra cui Amnesty International – La Spezia, a cui ci uniamo per mobilitare l’opinione pubblica e le istituzioni contro questa ingiustizia".
"La mozione presentata dalla lista "Siamo il Golfo dei Poeti" per conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki è altamente significativa e ci auguriamo che venga approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Lerici".