Apprendiamo oggi la notizia che il ministero per la transizione ecologica, su input della commissione di verifica dell’impatto ambientale, ha certificato la mancata ricerca di alternative credibili per il sito di Vallegrande. Fin dalla campagna elettorale del 2017 avevamo cercato di mettere al centro del dibattito politico la dismissione della Centrale e la trasformazione dell’aerea ad altri usi. Siamo consapevoli che la rigenerazione e il futuro dell’intera città passano da quello che verrà fatto in quei 70 ettari.
Siamo contenti di aver vinto una prima battaglia a cui nessuno credeva! Ma non possiamo non rilevare che tanto, troppo tempo è stato perso. L’amministrazione fin dal suo insediamento ha evitato il problema, non impegnandosi su nessun progetto alternativo, attendendo passivamente decisioni prese a Roma.
Ora possiamo rilanciare la nostra proposta sulla mobilità elettrica, su cui tutti i paesi europei si stanno muovendo e stanno attirando investimenti, e il recovery plan su questo può venire in aiuto, pensiamo ad investimenti per la mobilità alternativa anche in ambito nautico e navale perché il miglio blu, con il quale l’amministrazione si riempie la bocca da anni, non sia solo un chilometro di asfalto rifatto ma sia il punto di partenza della svolta della nostra città.
Certo, la partita non è ancora finita, innanzitutto è stato messo uno stop all’arroganza dell’Enel, ed ora si aprono enormi possibilità di realizzare qualcosa di alternativo ed innovativo, che dia lavoro e dignità alla nostra città senza dover subire ancora le scelte prese altrove. Noi ci saremo e continueremo a batterci per questo. Alleanza Civica-AvantInsieme