Il trionfalismo con cui Toti e Giampedrone annunciano come risolutiva mossa per lo sblocco dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale del Felettino lo stanziamento da parte della Regione Liguria di 29 milioni di euro lascia non poco interdetti.
Abbiamo ancora nelle orecchie l'eco delle accuse del Tribunale del malato (Cittadinanzaattiva) che - poco più di due mesi fa - incolpava gli amministratori regionali e locali di aver perduto un finanziamento statale di 120 milioni di euro per aver lasciato decorrere invano un termine e di voler 'rimediare' a quel tragico errore facendo costruire il nuovo ospedale ad un privato che lo affitti poi onerosamente alla Asl, che per pagarne il canone dovrebbe falcidiare il personale e le prestazioni erogate.
Identica, drammatica denuncia era stata avanzata anche dalle tre confederazioni sindacali un anno prima.
Oggi Toti e Giampedrone affermano che con lo stanziamento di questi 29 milioni 'siamo a posto'.
Ma da ciò che implicano quelle stesse esternazioni si evince che il nuovo ospedale spezzino è destinato a costare complessivamente 175 milioni (altrove si legge 264 milioni).
E tutti gli altri soldi (come minimo 5/6 del necessario) da dove si prendono se è vero (come non è stato documentatamente contestato) che le amministrazioni in carica hanno fatto sfumare 120 milioni di finanziamenti statali per essersi mosse - come ha detto Cittadinanzaattiva - "con la velocità del bradipo, per incapacità ed arroganza"?
La soluzione la da tranquillamente lo stesso Presidente Toti quando afferma che questa variazione di bilancio è propedeutica all'avvio della gara, che conta possa aprirsi entro aprile, per individuare il soggetto cui faranno capo la progettazione definitiva, esecutiva, la costruzione dell'opera e la gestione della stessa...
Dunque la vera notizia di oggi non è lo stanziamento di 29 milioni di euro da parte della Regione (1/6, forse 1/9 di ciò che occorre per realizzare ed allestire il nuovo ospedale); la vera notizia è che sarà una struttura privata, che sarà realizzata - nel migliore dei casi - nella forma del 'leasing in costruendo' o con qualche altra forma di locazione finanziaria (che presuppone l'intestazione del bene alla banca finanziatrice) o peggio - come paventava Cittadinanzaattiva - realizzata e poi solo affittata dal privato alla Asl...
In entrambi i casi con canoni di finanziamento (o di affitto) esorbitanti a carico dell'Asl, il cui costo sottrarrà risorse alle prestazioni ospedaliere erogate.
Questo è l' 'omaggio' che Toti, Giampedrone e il plaudente (come di consueto) Peracchini faranno graziosamente trovare nell'uovo di Pasqua - fra svariati anni - agli abitanti della nostra provincia.
E senza che si sia ancora detto come la sanità provinciale sarà organizzata nel frattempo...
Francesca Castagna
Vicesegretario PD Sarzana