Il tema dell'acquisizione di Villa Volpara entra nuovamente in Consiglio Comunale, con l'interrogazione presentata dal gruppo Siamo il Golfo dei Poeti dopo che nei giorni scorsi è stata approvata la delibera di Giunta per l'acquisizione della Villa, simbolo della Resistenza.
"Vorremmo avere notizie più esaustive rispetto a quelli che sono stati gli articoli di stampa rispetto all'acquisizione di Villa Volpara, meglio nota come il Fodo, che rappresenta un luogo dal forte valore storico avendo ospitato una stamperia clandestina negli anni della Resistenza per il materiale di propaganda, stampa di giornale di informazione patriottica e di materiale cartaceo di diffusione di vari messaggi di resistenza per oltre 9 mesi da novembre '43 fino al 10 settembre '44.
Interroghiamo il Sindaco e la Giunta a fornire informazioni precise in merito allo stato degli atti posti in essere da questa amministrazione e la quantità dell'accantonamento delle risorse economiche necessarie allo scopo di concludere il percorso di acquisizione del bene di cui in oggetto e soprattutto alla tempistica prevista che deve essere rapida tenendo conto dello stato di abbandono in cui versano le strutture della Villa".
Ha risposto il sindaco Leonardo Paoletti: "Rispetto alle tempistiche e ai vari passaggi la delibera di giunta parla chiaro, già dai primi mesi di mandato nel 2016 avevamo manifestato la volontà di acquisizione mettendo a bilancio 230mila euro richiesti dalla proprietà.
La spending review aveva bloccato gli acquisti di beni immobili ma noi abbiamo comunque tenuto a bilancio quelle risorse. Nei mesi scorsi è venuta meno quella norma quindi ci siamo mossi e abbiamo chiesto una perizia di stima che purtroppo ha individuato un valore inferiore quindi c'era il problema di risolvere questa discrepanza e attaverso una donazione vincolata potremo far fronte alle spese. Abbiamo così finalmente deliberato e nei prossimi giorni andremo a formalizzare gli atti di acquisto, entro gennaio o febbraio. I fondi per la ristrutturazione abbiamo pensato a come intercettarli, ma non avendo ancora formalizzato l'acquisto non possiamo andare avanti".
Il Fodo quindi sta per entrare in una nuova fase della sua storia: "Sarà gestita insieme ad Anpi - ha concluso il sindaco - Immaginiamo che possa diventare un Museo dove esporre il materiale che è stato fondante per la nostra Costituzione".