Ho ritenuto opportuno attendere qualche settimana prima di intervenire, confidando che il clima fosse meno condizionato dall’emotività e tutti potessimo porci con spirito lucido e razionale su questa tema delicato.
Ciascuno è responsabile secondo il proprio ruolo e le competenze che esercita così come ciascuno può agire con gli strumenti e i limiti che la legge e le regole assegnano. Io ho sempre pubblicamente rappresentato tutte le perplessità e la mia contrarietà al progetto del Biodigestore a Saliceti. L’ho fatto da Consigliere comunale di opposizione e da Vicepresidente della Provincia in una fase del procedimento in cui l’Ente di Via Veneto aveva già concluso, un anno prima, le proprie attribuzioni deliberative.
Non sono un dirigente tecnico della Provincia, sono componente di un organo collegiale politico e, in quanto tale, non potrei mai in alcun modo sostituirmi alle valutazioni e decisioni che competono al personale tecnico amministrativo dell'ente. Qualora l’avessi mai fatto avrei commesso una grave violazione delle disposizioni del TUEL, che, per chi è ignorante in materia, impongono una netta separazione delle competenze politiche da quelle amministrative. Il sottoscritto insieme ai consiglieri Alberto Monticelli, Pietro Serarcangeli e Paola Lazzoni, siamo stati i primi a promuovere un consiglio comunale dedicato alla problematica relativa alla costruzione del Biodigestore (giugno 2019). Io sono entrato nel Consiglio Provinciale nel gennaio 2019. Il ruolo deliberativo politico sul Biodigestore era presso Regione Liguria già dall’agosto 2018, avendo la Regione esaurito la propria fase deliberativa nello stesso mese. Questo è un dato di fatto e chi mi accusa di cercare giustificazioni compie una strumentalizzazione dei fatti per piegarli alle proprie convenienze elettorali e politiche e lo fa ben consapevole di spacciare una fake news.
Il ruolo che Liguria Popolare, sottoscritto in testa, ha giocato in questi mesi in Consiglio Provinciale non ha lesinato alcun strumento legittimo affinché il tema del Biodigestore fosse posto insistentemente all’attenzione del Presidente e di tutto il Consiglio: interpellanze, mozioni, interventi che il mio gruppo ha presentato in più occasioni e che hanno tratteggiato una posizione politica di contrasto a quel progetto. Voglio ricordare che l'ultimo consiglio provinciale sul Biodigestore è stato chiesto, e realizzato, dal Gruppo Provinciale Liguria Popolare, nel quale io e la consigliera Claudia Gianstefani abbiamo cercato un dibattito meramente politico, che rientra nelle nostre competenze e facoltà.
Tuttavia la democrazia ha delle regole: io non sono il Presidente della Provincia e quindi non formulo l’ordine del giorno dei lavori consiliari. Io appartengo alla coalizione di centrodestra che, pur esprimendo una maggioranza, rispetta un naturale equilibrio fondato sui numeri. Regione Liguria, cui da oltre un anno compete assumere le decisioni significative per l’autorizzazione del Biodigestore, non vede Liguria Popolare rappresentata con numeri tali da ribaltare decisioni democraticamente assunte e, comunque, in un contesto di legittimità certificato dai tecnici deputati che hanno reso il loro parere favorevole.
Questi sono i fatti, questa è la verità e coloro che tentano di imputare al sottoscritto o ad altri responsabilità e colpe che non ho e non abbiamo, si traduce in una vera e propria opera diffamatoria. Questa volta non starò a guardare. Prenderò provvedimenti in merito a coloro che si dilettano ad infangare la mia persona pubblica, il mio ruolo politico. Credo che sia giunto il momento di fare ricorso a vie legali.
Francesco Ponzanelli
Vicepresidente della Provincia della Spezia