Sul biodigestore di Saliceti la Destra regionale e locale è schizofrenica.
Non ha mosso un dito quando le associazioni ambientaliste, sulla base di autorevoli pareri tecnici, ne hanno evidenziato la nocività, né quando i sindaci interessati - a nome delle loro intere comunità - hanno manifestato la loro contrarietà, né quando i cittadini sono scesi massicciamente in piazza.
Ieri è stato addirittura il Ministro dell'Ambiente ad intervenire per sollevare pesanti dubbi e per chiedere di sospendere le procedure di approvazione (come gli era consentito fare, lo ha chiarito bene il più autorevole giurista ambientale che abbiamo dalle nostre parti...).
Ci saremmo aspettati - di fronte alla circostanza che la diversità di vedute investe la maggiore autorità istituzionale del Paese in campo ambientale - che una risposta provenisse dal presidente Toti o - coralmente - da tutte le forze politiche che lo sostengono (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Liguria Popolare).
Invece - sorprendentemente - da quattro su cinque dei partiti della destra che governa la Liguria - un silenzio assordante, sia a livello regionale che a livello locale.
È intervenuto solo il gruppo consiliare regionale di Cambiamo (il partitino personale di Toti) per ribadire a Sansa che il biodigestore si farà, senza se e senza ma, giacché rappresenta il frutto di un inarrestabile progresso dell'umanità che i nostalgici della preistoria (sindaci, ambientalisti, comitati, cittadini e ora anche quel 'cavernicolo' del Ministro) vorrebbero ostacolare.
Ma da Leghisti, Meloniani, Forzisti e da ciò che resta di Liguria Popolare non è arrivata neppure una parola a difesa del biodigestore di Saliceti e della forzatura di Toti.
E del resto la senatrice Pucciarelli e l'on. Viviani hanno da tempo manifestato seri dubbi sull'operazione, così come Costa e Ponzanelli di Liguria Popolare e Cenerini di Forza Italia, anche se nessuno di loro ne ha mai fatto seguire iniziative concrete di contrasto al progetto. Solo Fratelli d'Italia ha sempre taciuto imbarazzata, e continua a farlo.
Oggi Regione e Provincia, entrambe a guida totiana, in conferenza dei servizi hanno dato il via libera al progetto del biodigestore di Saliceti, sprezzanti dell'opinione dei sindaci e delle comunità interessate e della richiesta del Ministro dell'Ambiente di sospendere l'iter della pratica.
Ma allora è lecito chiedersi: perché - di fronte alla discesa in campo del Governo - hanno parlato e hanno assunto decisioni soltanto i Totiani di stretta osservanza?
E perché gli altri (Leghisti, 'Costiani', Forzisti) ancora non si sono pronunciati? Sono imbarazzati perché continuano ad essere in disaccordo con Toti sull'argomento o perché hanno piegato la testa di fronte al superpresidente e si vergognano di ammetterlo?
Paolo Bufano
PD Sarzana