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Coronavirus, Lombardi: "Si tutelino i lavoratori della grande distribuzione"

Il Consigliere comunale spezzino chiede provvedimenti immediati, alla luce di un numero di casi di positività che definisce "rilevante".

Punto vendita della grande distribuzione Punto vendita della grande distribuzione

 

I lavoratori dipendenti dei settori privati della Grande Distribuzione non hanno mai smesso di lavorare, nonostante i contagi stiano aumentando drasticamente, anche nei loro luoghi di lavoro.

A seguito del nuovo DPCM le presenze di clienti, nella grande distribuzione Alimentare sono quasi raddoppiate; mentre i controlli da parte di chi dovrebbe garantire salute e sicurezza, dalla fine della primavera ad oggi, sono minimali, praticamente inesistenti, così come nelle fabbriche e nei cantieri navali.

Se analizziamo il numero delle vittime sui luoghi di lavoro, così come segnalate dagli "Osservatori nazionali vittime e infortuni sui luoghi di lavoro" ci accorgiamo che ad oggi sono quasi 700 e non sono tutti sanitari, numero che con i decessi a casa è sicuramente superiore.

Rilevo che per Inail i lavoratori della Grande Distribuzione sono a rischio 0.03. Codice ATECO : distribuzione alimentare "basso rischio", cassieri "medio basso rischio".

Non viene considerato il rischio dei clienti tenendo presente che il rapporto dipendente /cliente è di 1 a 3/4 sulla carta (molto di più). Ho appreso che i casi covid e quarantena nei supermercati a Spezia e a Massa in questo momento sono rilevanti.

L'Asl è in difficoltà, spesso ha completamente perso la tracciabilità dei casi, nonostante le svariate denunce; spesso non avverte le aziende (anzi, alle volte accade anche il contrario) e quindi i possibili contagiati sul luogo di lavoro.

A ciò si aggiunge che i tempi per ottenere l'esito dei tamponi sono aumentati a dismisura e a volte le aziende cercano di risolvere il problema.

Nella gestione dei rischi, qualche sporadico contingentamento e rare presenze delle forze dell'ordine, dopo specifiche denunce litigi con direzione, non risolve per nulla il problema.

I lavoratori dei supermercati sono coloro che hanno garantito la maggior parte della distribuzione dei generi alimentari nella nostra nazione dall' inizio della pandemia, pretendono e meritano rispetto e tutela concreta, non vuoti proclami.

I lavoratori sono stanchi e amareggiati e qualora non vengano tutelati saranno costretti a proclamare stati di agitazione per rivendicare i loro diritti, ciò si andrebbero a sommare a una situazione abbastanza esplosiva, ragion per cui si deve intervenire preventivamente ed immediatamente.

I lavoratori sono stati e sono i garanti della democrazia, occorre intervenire immediatamente per la salvaguardia dei loro diritti, delle loro famiglie e di chi va a comprare.


Massimo Lombardi
Consigliere Comunale Rifondazione Comunista/Spezia Bene Comune

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